Il primo davanti a tutti nel GP d’Italia è Lewis Hamilton, autore del miglior crono nella prima sessione del venerdì mattina qui a Monza. Alle sue spalle, a 0.623 secondi, la McLaren di Jenson Button, con Nico Rosberg terzo. Una sessione non ricca d’azione, visto che la maggior parte dei top driver ha fatto il tempo e poi è passato a delle simulazioni di gara. Per quanto riguarda gli pneumatici, le hard hanno impiegato più tempo del previsto a entrare in temperatura.
Chi deve ringraziare la nuova via di fuga alla Parabolica è stato il pilota della Marussia Max Chilton, finito largo senza conseguenze. Molto veloce in rettilineo la McLaren, con Magnussen e Button che hanno subito segnato i migliori tempi sulle hard, prima di essere sopravanzati dalle Marcedes. Poi l’inglese è riuscito a limare 3 decimi nel secondo run, ma solo per una decina di minuti, finché Hamilton si è ripreso la leadership.
Fernando Alonso ha chiuso 4°, a un secondo dalla Mercedes, con un tempo di 1m27.169s. A 4 decimi Kimi Raikkonen, 7°. Sotto un cielo coperto ma non a rischio di pioggia, Fernando Alonso e Kimi Raikkonen hanno percorso rispettivamente 23 e 27 giri lavorando sull’assetto e iniziando il lavoro di valutazione delle gomme Hard portate dalla Pirelli.
Sesto Sebastian Vettel, alle spalle di Magnussen, mentre Daniel Ricciardo ha percorso solo 12 giri, costretto poi a rientrare ai box a mezz’ora dalla fine per un problema alla power unit. Entrambe le Williams hanno chiuso fuori dalla top 10, 12° e 13°, nonostante siano state le più veloci sullo speed trap. Delusione anche per la Lotus, con Maldonado che ha faticato a passare le Marussia.
Parecchi i collaudatori in azione: Daniel Juncadella al posto di Sergio Perez alla Force India, Charles Pic ha invece sostituito Romain Grosjean alla Lotus, Giedo van der Garde sul sedile di Adrian Sutil alola Sauber, e Roberto Merhi su quello di Kamui Kobayashi alla Caterham. Al debutto, dopo una lunga suspence per la superlicenza, Merhi ha completato 29 giri, contro i 16 del compagno di squadra Marcus Ericsson’s 16 e gli ha chiuso davanti, dandogli oltre 2 decimi.
Barbara Premoli