Ogni anno è il momento che dà il via ufficialmente al GP d’Italia, ma quest’anno la conferenza stampa a Monza ha avuto – e non poteva essere altrimenti – un sapore particolare. Lo si è visto subito, dalla sala stampa Tazio Nuvolari gremita come non mai. Perché quest’anno, come sapete, Monza è stata ed è protagonista per via delle elezioni che hanno portato al successo la lista Sport e Rinnovamento e quindi alla nuova dirigenza dell’AC Milano e della Sias. Ed è stato emozionante vedere al centro di tutto, sotto i riflettori, il pilota, l’amico, il collega Ivan Capelli, neo-presidente di AC Milano, che poco prima delle 12 ha dato il via alla presentazione dell’85° GP d’Italia di Formula 1. Un Ivan Capelli come non l’abbiamo mai visto, anche se è uno che al grande pubblico ci è abituato e alla grande!
Ma oggi la sala così gremita ha spiazzato persino lui, che ha deciso di partire a braccio, senza seguire il canovaccio che si era ovviamente preparato, dopo aver presentato ai presenti “la squadra” (ovvero gli uomini che assieme a lui hanno portato al successo la lista Sport e Rinnovamento: Guido Meda, Enrico Radaelli, Marco Coldani, oltre ad Andrea Dell’Orto, neo-presidente Sias) e aver introdotto il filmato “Storia, Velocità, Record!”.
“Nel 1988, prima della partenza del GP, mi sottoposi al test della frequenza cardiaca”, ha esordito Capelli “e sulla griglia avevo 192 battiti, con sforzo fisico zero. Probabilmente adesso, 26 anni dopo, sono anche di più per la risposta a questo nuovo inizio. Un inizio che per me è il quinto, qui a Monza, dopo quello del 1977, quando venni per la prima volta qui, alla prima chicane, con il mio papà che faceva il cineoperatore, quello del 1982, quando corsi sulla pista Junior, quello dek 1988, quando arrivai 5° con la March numero 16, e quello del 1997, quando iniziai il mio ruolo di commentatore TV con la Rai. Adesso nel 2014 un nuovo debutto, come presidente AC Milano, il 16°, stesso numero che aveva la mia F1 nell’88. Dopo tanti Gran Premi d’Italia vissuti nelle vesti di tifoso, di pilota e di commentatore televisivo, per me è un onore e un’emozione presentarmi per la prima volta quale presidente di una gloriosa Associazione che da 111 anni tutela gli automobilisti e gli utenti della mobilità e promuove lo sport motoristico e che dal 1922 gestisce questo impianto unico nel mondo per la sua storia e per le sue caratteristiche, il tempio della velocità.
“Porto con me l’esperienza di 93 GP e di 16 anni in cui ho girato il mondo e in cui ho visto nascere tanti circuiti, alcuni anche scomparsi, come Corea e India. Monza ha un contratto per ospitare il GP fino al 2017, a noi spetterà il compito di ridiscutere l’accordo per il periodo 2017-2020. Ho già avuto dei colloqui con Bernie Ecclestone, che ovviamente proseguiranno già nei prossimi giorni, per arrivare alla conferma del contratto dal 2017 in poi”.
Come ha sottolineato Capelli, l’Automobile Club Milano e lo stesso Autodromo devono inoltre riaprire un dialogo fattivo con le istituzioni, con i soci, con i tifosi, ricreando una attiva vita associativa e facendo sì che l’impianto possa essere vissuto intensamente in tutte le stagioni da un numero maggiore di frequentatori che devono trovare nuovi servizi e nuove attrazioni.
“L’Autodromo è un importante asset territoriale con grandi potenzialità, inserito in un sistema unico”, ha detto Andrea Dell’Orto, presidente di Sias (la società che gestisce l’Autodromo di Monza, del quale fanno parte il Parco e la Villa Reale) – che può dare valore e occupazione anche in vista di Expo 2015, una grande opportunità a cui stiamo lavorando. Sono abituato a ragionare da imprenditore (è presidente di Confindustria MB e la Dell’Orto ha una storia di oltre 80 anni, ndr) con un’ottica a lungo termine: il primo obiettivo è ovviamente il rinnovo del contratto relativo alla Formula 1, ma puntiamo a migliorare e sviluppare nuovi progetti, poiché l’Autodromo ha creato innovazione e tecnologia e la Formula 1 non può fare a meno di storia e innovazione. Mi aspetto dei fatti. Abbiamo nuove e tante sfide davanti: lavoreremo insieme con impegno e passione”.
È stato poi il turno del presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani che, dopo aver salutato il neo-presidente, sottolineando l’importanza del fatto che sia un uomo di sport, non ha avuto mezze misure: “Il momento è delicato, bisogna scegliere una strategia comune ma posso dirvi che finché sarò presidente dell’ACI il GP Premio d’Italia resterà a Monza. Il Mondiale F1 non può prescindere dall’Italia e da Monza. L’Autodromo è il tempio dello sport automobilistico e stiamo lavorando intensamente per ribadire la centralità del GP d’Italia a Monza nel calendario mondiale della F1: una sfida che possiamo vincere solo con il sostegno sinergico di tutti. Non ci accontenteremo di una conferma pro-tempore tra i GP incerti di anno in anno”.
Sticchi Damiani ha anche annunciato che sabato alle 15,30 presenterà con il presidente della FIA Jean Todt la campagna “Sleep Stop”, nell’ambito della FIA Action for Road Safety, per sollecitare tutti gli automobilisti a fermarsi e fare una pausa quando si è stanchi.
Presenti in conferenza stampa anche il sindaco di Monza Roberto Scanagatti (“Dobbiamo avere le capacità di ripartire e mostrare le nostre eccellenze, tenendo sempre in primo piano il ruolo del terriorio”), l’assessore allo Sport della Regione Lombardia e campione olimpico Antonio Rossi (“Dopo tante docce fredde viste quest’estate per la lotta alla SLA, nomino il premier e il Governo perché scendano in campo per il rinnovo del contratto dell’Autodromo. La Regione c’è”), il presidente della Provincia di Monza Brianza Dario Allevi e il presidente del Coni Lombardia Pierluigi Marzorati.
Capelli ha poi introdotto Gianluca Pellegrini, direttore del mensile Quattroruote che con Domus ha lanciato un’iniziativa per salvare le sopraelevate, il cui fondo di recente è stato impermeabilizzato. Si tratta di una campagna per la riqualificazione delle sopraelevate, una testimonianza unica al mondo, un concorso di idee aperto a tutti, nato da un’idea del precedente direttore, Carlo Cavicchi.
La conferenza si è chiusa parlando di progetti (riportare campionati come il WTCC e il WEC e la Superbike, una fatica che Capelli ha definito doppia perché vanno riconquistati – e per quanto riguarda le moto il circuito è omologato FMI ma non FIM) e di costi dei biglietti (ovviamente già programmati dalla precedente gestione): Ivan ha detto che sono in linea con quelli europei e il costo di 150 euro in tribuna per tre giorni è unico in Europa. Ma evidentemente il pubblico non la pensa così, viste le prevendite, che a oggi segnano un meno 12% rispetto al 2013, anno di per sé straordinario, con l’85% dei posti venduti, sicuramente anche grazie al traino della Ferrari.
Ovviamente il fatto che un pilota della Scuderia non sia in lotta per il Titolo o per la seconda piazza gioca contro le vendite, che comunque si sono riprese rispetto a qualche mese fa. Come ha sottolineato Capelli, le vendite erano del +30% prima che il Campionato arrivasse in Europa, poi c’è stata un’inversione di tendenza che ha portato fino a un -30% ad aprile. Adesso i valori sono accettabili, ma c’è ancora tempo per acquistare i biglietti (www.monzanet.it). Anche questo aspetto sarà messo sul tavolo quando i vertici AC Milano e Sias si siederanno al tavolo con Bernie Ecclestone: perché è indubbio che il calo sia dovuto anche alla reazione del pubblico alla mancanza del rumore dei nuovi turbo.
Ma, caro Ivan, siamo convinti, proprio perché sentiamo i commenti dei lettori e degli appassionati ogni giorno, che siano tanti gli aspetti che entrano in gioco, non solo i sibili: i prezzi saranno anche in linea con quelli europei, ma in Austria i “bibitari” hanno fatto un’operazione di marketing che ha portato la gente a frotte, con tante iniziative collaterali. Si parla tanto di avvicinare la gente alla Formula 1, riportandola in circuito, si è studiata l’iniziativa della sessione autografi del giovedì. Ma ci puoi andare solo se acquisti l’abbonamento per i tre giorni… Un controsenso, specie considerando i prezzi e il fatto che nella maggior parte dei casi c’è almeno un papà che porta un bambino. E se il bambino vuole un panino o una bibita? C’è un bar in circuito, oggi ci siamo andati: sembra di essere in Tunisia o in India. Sono arrivati dei meccanici Force India e volevano dieci panini, alle 13 e qualcosa: non c’erano. E lasciamo perdere prezzi e problemi di lingua…
Il rinnovamento che ha fatto da leit-motiv alla lista durante la campagna elettorale è tutto: e se c’è qualcuno che può riuscirci è sicuramente Capelli con la sua squadra e la sinergia di tutti. L’Autodromo c’è, va rivitalizzato e reso vivibile nelle piccole grandi cose, specie in un momento come quello che stiamo tutti attraversando in Italia. Certo, serve tempo ma noi ci crediamo. E questa giornata, questo 85° GP d’Italia a Monza, sono il primo passo di un cammino nel segno della limpidezza, dello sport e del rinnovamento, sicuramente non facile ma che porterà risultati concreti.
Prima di lasciarci un “mi piace” a Dario Allevi, per aver ricordato Michael Schumacher, augurandogli di essere qui a Monza il prossimo anno, è stato un bel gesto e non studiato a tavolino.
E un “non mi piace” per non aver ricordato in modo ufficiale oggi che la Libreria dell’Autodromo prosegue la sua attività con il suo titolare Mario Acquati, che non è solo un esperto di libri, ma della storia di Monza. No, Mario è la storia di Monza e quindi secondo noi la sua competenza merita un ruolo in questo nuovo corso di rinnovamento dell’Autodromo. Ecco, noi ci aspettavamo questo, oggi… E magari anche un nome per la Direzione Generale… ma si sa, sono trattative lunghe, delicate e serve tempo.
Buon lavoro a tutti, quindi, a tutto lo staff dell’Autodromo e dell’AC Milano e ovviamente a Ivan Capelli che avrà un weekend ancora più frenetico del solito e che su quel podio sospeso unico al mondo – unico come Monza – ci salirà di sicuro domenica. Da vincitore.
Barbara Premoli
FORMULA-1-GRAN-PREMIO-D’ITALIA-2014-–-TIMETABLE-ISSUE-3-28082014