Partendo in ottava fila nelle due gare di ieri, Gianni Morbidelli non si aspettava che fosse una impresa facile continuare a mettere a segno punti per la classifica. Purtroppo le cose sono andate di male (sabato) in peggio (domenica), costringendolo a rassegnarsi alla vista di caselle vuote accanto alle gare 15 e 16. Finora il pesarese era riuscito ad andare a punti in almeno una delle due gare che ciascun meeting del mondiale turismo prevede. Ma, malgrado il vento contrario di questo weekend, la situazione in campionato non è precipitata, dato che solo l’ungherese Norbert Michelisz (secondo in gara 1) è riuscito ad approfittarne: l’ex-pilota di F.1 è sceso all’8° posto, dal 7° che occupava dopo la trasferta di Spa-Francorchamps.
Una gara 1 abbastanza anonima con la Cruze nei colori Camozzi/Allinkl.com che si è infilata in 13° posizione dietro alla Lada di James Thompson e ai colleghi Chevrolet Dusan Borkovic e Tom Coronel, tutti in battaglia per il 10° posto. Al quinto giro proprio Morbidelli ha messo la firma su uno dei rari sorpassi visti in questa corsa superando Borkovic per portarsi in P12. Morbidelli ha concluso a solo un secondo e mezzo dalla 10° posizione che assicura l’ultimo punto utile, andato a Thompson, dopo un errore di Coronel all’ultima curva.
In gara 2 non sono mancati sportellate e sorpassi, con Morbidelli subito spinto nell’erba da un avversario dopo pochi metri di gara e poi a contatto con Thompson. Al secondo passaggio l’italiano stabiliva anche un giro veloce della corsa (battuto però già in quello seguente) mentre cercava di agganciare la zona-punti, ed era 11° posto dietro a Borkovic quando ha saputo dal suo box che la schermaglia con Thompson gli era costata la penalità di un drive-through. Morbidelli ha così concluso in P14 dietro al compagno di team Rene Munnich, in una corsa che ha visto solo il serbo Borkovic in grado di andare a punti con una Chevrolet, all’ottavo posto.
Gianni Morbidelli: “Avevo detto in un’intervista a Eurosport prima del via di gara 1 che non mi aspettavo molto dalla domenica in Argentina. Comunque dopo una gara 1 abbastanza noiosa, mettere a segno qualche punticino in gara 2 sembrava alla mia portata e a metà gara c’eravamo quasi, visto che ero 11°. Poi mi hanno informato che avevo ricevuto un drive-through dalla direzione gara e la chance è sfumata. Non metto in discussione di aver toccato il paraurti della macchina di Thompson, ma era veramente un contatto minimo. In ogni caso, tenendo conto che in tutto il fine settimana ho trovato il feeling giusto con la macchina solo nei primissimi giri di gara 2, prima che il sottosterzo tornasse a farla da padrone, farei fatica a dire che la penalità abbia sciupato la miglior rimonta di tutta la mia carriera. Le cose sono andate così, teniamo duro e cerchiamo di recuperare al più presto i punti che qui in Argentina non sono arrivati”.
Barbara Premoli