Opel inizia un rilevante progetto di costruzione presso la propria sede di Rüsselsheim: la casa tedesca continua l’offensiva degli investimenti, destinando 210 milioni di euro alla costruzione di un complesso di edifici (il più alto dei quali sarà di sette piani) nel settore sud-occidentale del Centro Europeo di Sviluppo Prodotto (ITDC). A partire dal 2017, ingegneri e tecnici svilupperanno le motorizzazioni del futuro su una superficie edificata totale di circa 36.000 metri quadri. Nel nuovo centro troveranno posto anche 43 banchi di prova di ultima generazione.
A impugnare le pale nel corso della cerimonia, Karl-Thomas Neumann, CEO Opel, Wolfgang Schäfer-Klug, responsabile del Opel Works Council, Steven Kiefer, Vice Presidente della Divisione GM Powertrain, Michael Ableson, membro del Opel Board con responsabilità per l’Engineering, e due politici di alto livello: il Ministro dell’Economia dell’Assia Tarek Al-Wazir e il sindaco di Rüsselsheim Patrick Burghardt.
Il progetto di costruzione fa parte del programma di investimenti di 230 milioni di euro, annunciato lo scorso anno, per la realizzazione di nuove strutture tecniche e di test presso l’ITDC e il Centro Prove di Rodgau-Dudenhofen. La quota principale di tale investimento, 210 milioni di euro, è destinata al sito di Rüsselsheim. Il complesso sorgerà su un’area di circa 13.000 metri quadri a sud della linea ferroviaria e a ovest della Porta 45 di Rüsselsheim, parallelamente al Rugbyring. Si tratta del maggiore investimento edilizio realizzato a Rüsselsheim dall’apertura del nuovo stabilimento produttivo del 2002.
Il sito appartiene alla rete ingegneristica di GM Powertrain. Grazie alla sincronizzazione internazionale dei software e dei metodi di test, è possibile analizzare i risultati e realizzare le soluzioni in maniera ottimale.
Il progetto edilizio di Rüsselsheim è un segno visibile dell’offensiva motori di Opel. Entro il 2018, Opel avrà lanciato sul mercato 27 nuovi modelli e 17 motori, nuovi ed efficienti. Grazie al rinnovamento della gamma prodotti, la quota di mercato in Europa aumenterà sostanzialmente, per giungere all’8% entro il 2022.
Barbara Premoli