La prima gara della stagione, a Melbourne, non sembra così lontana nel tempo e invece con questo weekend, in Germania, il Circus della Formula 1 si appresta ad affrontare due gare consecutive che porteranno il campionato oltre la metà del proprio cammino, nonché alla pausa estiva di quattro settimane.
La prima delle due gare avrà come palcoscenico il circuito di Hockenheim che ogni due anni si alterna in calendario con quello del Nurburgring. Dopo l’ultimo GP, a Silverstone, la Ferrari e gli altri dieci team sono rimasti sulla pista inglese per una sessione di test. La Scuderia, in seguito all’incidente di Kimi Raikkonen, dal quale il finlandese è pienamente recuperato, ha deciso nella prima delle due giornate di prove, di affidare la F14 T al collaudatore Pedro de la Rosa. In squadra a partire dal gennaio del 2013, lo spagnolo spende gran parte delle ore del suo lavoro al simulatore e per questo una giornata di pista è stata per lui qualcosa di decisamente diverso dal solito.
“È stato fantastico tornare a guidare la vettura, una vera emozione” – ha detto Pedro – “Per me si è trattato di un’opportunità importante, perché ho potuto guidare la vettura reale in pista e fare una valutazione della correlazione con il lavoro che svolgiamo al simulatore, constatando che stiamo andando nella direzione giusta. Maneggevolezza dell’auto, erogazione della potenza, molte cose sono cambiate da quando gareggiavo: per questo è così importante poter contare su delle giornate di test per i collaudatori come me che sono solitamente impegnati soprattutto al simulatore. Abbiamo imparato molto a Silverstone, portando avanti il nostro costante programma di sviluppo. Gara dopo gara stiamo migliorando, nessuno vuole gettare la spugna per questa stagione, anche se è chiaro che abbiamo già iniziato a pensare anche al 2015”.
Hockenheim arriva a metà luglio ed è solitamente una delle gare più calde, che quindi pone la vettura di fronte ad un impegnativo test di affidabilità. In aggiunta, c’è anche la scelta aggressiva di Pirelli, che ha deciso di portare gomme Soft e Supersoft per avere gare più emozionanti, costringendo i team a prestare grande attenzione alla gestione degli pneumatici.
“Hockenheim è una pista molto completa, sulla quale dalla vettura si deve avere un po’ di tutto” – ha affermato De la Rosa – “C’è bisogno di potenza, del giusto bilanciamento anteriore e posteriore e anche di carico aerodinamico perché, nonostante non sia una pista particolarmente lunga, propone tutti i tipi di curva. Per esempio, nel primo settore, c’è bisogno di un anteriore molto preciso altrimenti si rischia di avere un po’ di sottosterzo che non permette di scaricare correttamente la potenza e fa diminuire la velocità di uscita dalla curva. Una buona trazione è essenziale nelle curve 2 e 5 perché sono seguite dai due rettilinei principali della pista. Il tornantino, alla curva 6, offre invece le migliori opportunità di sorpasso. Nell’ultimo settore, infine, si possono mettere in luce le vetture che hanno elevato carico aerodinamico e buon grip meccanico”.