Si torna a scuola. Nuovamente sui banchi. Solo che storia e geografia lasciano il posto a traiettorie e sottosterzo. È la nuova BMW Driving Experience. È la formula per “educare” alla guida sicura promossa dal Costruttore tedesco. Perché se la sicurezza delle vetture odierne non si discute, quella degli automobilisti offre invece ampi margine di riflessione. Non sono sufficienti ESP, ABS, controllo di trazione e via dicendo, per preservare da eventuali incidenti. La fisica ha dei limiti ben precisi, ma spesso chi si trova al volante è in grado di valicarli, convinto forse di essere un pilota oppure perché semplicemente non conosce i fondamentali della guida.
Tradizione ultratrentennale
Che prevenire sia meglio di curare è cosa nota. E in BMW sono fermamente convinti che si debba partire da chi siede al volante. Tanto che i corsi di guida sicura targati “Monaco di Baviera” risalgono al 1976. Anche la filiale italiana della Casa tedesca ha sempre dato molta attenzione a un tema così importante.
E nel 1985 inizia il sodalizio con il centro GuidarePilotare di Siegfried Stohr. Ma l’attività di BMW Italia è sempre fitta. E negli ultimi anni, a partire del 2006, nasce la BMW Motorsport Academy, che dal 2010 cambia il nome in BMW Group Italia Driving Academy. Una realtà destinata principalmente alle giovani leve, riservando a GuidarePilotare la parte per così dire più “sportiva”. Detto ciò, la BMW Driving Academy ha elargito in questi anni di attività ben 18.000 corsi, lungo tutto il Bel Paese. Tanto che il lavoro di BMW Italia abbia portato i suoi frutti pure sul fronte istituzionale. La Casa tedesca è, a oggi, l’unica firmataria del Protocollo di Intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del settembre 2009.
Ma il presente si chiama BMW Driving Experience. Cosa cambia? GuidarePilotare diventa una sorta di fornitore unico dei corsi della Casa tedesca che, con la formula della Driving Experience, mirano essenzialmente a quella fascia di utenti della strada che non hanno aspirazioni sportive, ma che devono imparare a conoscere i propri limiti e quelli del mezzo.
La realtà italiana
Prima di spendere qualche parola su come sia impostata una giornata tipo della BMW Driving Experience, alcune informazioni relativamente alla sua organizzazione. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha redatto una serie di disposizioni in materia di corsi di guida sicura: rapporto allievi istruttori, vetture allievi e anche quali siano le strutture adatte a ospitare questo tipo di attività. Un “assetto” ampiamente superato dalla BMW Driving Experience gestita da GuidarePilotare.
Il corso, di una giornata, prevede due turni di convocazione. Il primo alle ore 8.00, il secondo alle ore 11.30. Ogni turno è composto di 50 allievi, 20 istruttori e 18 vetture. Tutte le auto a disposizione dei partecipanti sono BMW (MINI abbandona il campo). Il parco auto della BMW Driving Experience è composto, complessivamente, da 20 autovetture: BMW 118d, 320d berlina, 220d Coupé, M235i Coupé, 428i Coupé, M4 Coupé e Serie 2 Active Tourer (da settembre).
Una giornata da allievi
La teoria passa dalla fisica e dalla matematica. Le nozioni impartite agli allievi non riguardano esclusivamente il come si guida, ma fanno parte di una sfera ben più ampia. Perché il “perché” di certe dinamiche, si cela dietro numeri e formule. Spesso ignorate, ma fondamentali per capire la causa. Il passaggio successivo, al di la delle consuete informazioni relative alla posizione di guida, sono le traiettorie. Considerate sovente come un’esclusiva dei piloti da corsa, quando anche sulla strada di tutti i giorni ci sono delle “linee” da rispettare.
Si è divisi in gruppi e diverse sono le stazioni da effettuare. Stazioni in cui si testano differenti situazioni di guida, ciascuna preceduta sempre da un breve momento teorico. Dal giro di pista, ai classici esercizi che simulano il sottosterzo e il sovrasterzo.
L’evitamento ostacoli non può ovviamente mancare. La passione degli istruttori è davvero tangibile e in abitacolo l’atmosfera si fa così rilassata.
A ogni “stazione” viene redatta una breve “pagella” dell’allievo e tutto registrato sulla scheda SD messa a disposizione di ciascuno studente. Al termine della giornata viene poi stilato un profilo dell’allievo e fatte le giuste considerazioni del caso.
Cesare Cappa