Serie 2, certo BMW, coupé, è ovvio. Anche bella. Fa parte del contratto. Come è naturale trovarsi a Misano Adriatico a far danzare la M235, quella con il motore 6 cilindri in linea (un sogno ante-downsizing) sovralimentato che con la cura M Performance eroga 326 CV contro i 306 dello stesso motore ma nel layout precedente, nella pista handling all’interno circuito intitolato a Marco Simoncelli.
Slalomando e accelerando tra i birilli e passando su tratti bagnati ci siamo tolti più di una soddisfazione, facendo gioire l’aspirante pilota che è in noi, anche grazie ai consigli preziosi del nostro “angelo custode”, Nicoletta Mistò, uno degli istruttori di GuidarePilotare, la prima scuola di guida sicura creata in Italia, nel 1982, da Siegfried Stohr.
E allora, come va questo bolide? Ma bene, accidenti, ed è anche molto divertente perché, adattando l’elettronica alle malinconie smanettone di chi guida, abbiamo avuto la fortuna di poter intraversare la M235 con grande goduria nostra e meno delle gomme, che hanno lasciato traccia sull’asfalto romagnolo dopo essere state “torturate” dalla spinta che la robustissima coppia scarica a terra.
Vera racing, la M235i offre anche la telemetria, grazie alla App M lap timer, con lo smartphone che si collega direttamente alla centralina e, a giri in pista ultimati, consente di avere nero su bianco tutti i dati, visualizzando dall’alto la macchina nei vari punti del tracciato, e di paragonare i vari giri, evidenziando gli errori e consentendo quindi di correggere la guida.
Insomma, prestazioni da BMW di gran lignaggio e DNA bavarese puro. Non c’è dubbio anche se questa Serie è quella d’ingresso tra le sportive dell’intera produzione della Casa di Monaco. Ma la ipertonica M235 non spiega completamente le potenzialità della nuova sportiva tedesca che sostituisce la (secondo molti stilisticamente poco riuscita) coupé della Serie 1.
Per esempio, la 220d rappresenta un equilibrato compromesso tra le prestazioni (spumeggianti) e le spese di gestione visto che ha un consumo (dichiarato) di 22,2 km per litro di gasolio. I 184 CV di questo turbodiesel, quindi, non sono assetati, ma sono muscolosi.
Nel giro sulla Riviera romagnola e colline limitrofe, la 220d ha allungato con piacere lì dove era possibile farlo, ha raffreddato i bollenti spiriti quando il traffico da una parte e i limiti dall’altro impedivano l’affondata sull’acceleratore. In ogni caso, comfort e piacere di guida sono rimasti intatti.
Al punto da indurci a chiudere il road book e a lasciarci trasportare dalla piacevolezza della guida, ritrovandoci nell’entroterra e – non a caso – a Coriano, il paese dove è nato e viveva il Campione riccioluto Marco Simoncelli. Un piacere di guida e un comfort che si ritrovano sia con il manuale 6 marce sia con l’automatico a 8 rapporti che abbiamo “assaggiato” sulla M235.
Cresciuta di dimensioni, la nuova Serie 2, che nasce da un progetto originale, rispetto al modello precedente, aumenta la lunghezza di 72 mm arrivando a 4.432 mm, la larghezza (più 32 mm) che è di 1.774 mm, cresce anche il passo di 30 mm (oggi è a 2.690 mm). Con queste nuove misure si incrementa l’abitabilità, infatti lo spazio anteriore per la testa è cresciuto di 6 mm e lo spazio posteriore per le gambe di 21 mm. Più spazio anche per i bagagli, con il vano ora di 390 litri: ben 20 in più! A parte la M235 e la 220d, la gamma della nuova coupé si articola sulla 220i (184 CV), che è l’entry level e ha un listino che parte da 30.600 euro. Più briosa, ma sempre a benzina, c’è la 228i, che invece di cavalli ne ha 245. A gasolio ci sono altre due offerte oltre alla citata 220D: la 218d (143 CV e 23, 8 km/litro in media) e la 225d (218 CV).
Ma, per andare a zonzo sulla Riviera una convertibile, si sa, è il top, e allora ecco la nuova Serie 4 cabrio. Il line-up della decapottabile (con tetto in lamiera) vede la 420d (turbodiesel di 2 litri con 184 CV) e due turbo a iniezione diretta di benzina: 2 litri 4 cilindri da 245 CV (428i) e il 6 cilindri 3 litri da 306 CV (435i). Gli allestimenti in listino sono Base, Sport, Luxury e MSport con prezzi che oscillano da 49.550 a 63.910 euro. Lo spirito delle cabrio bavaresi, anche in questo caso, è assolutamente immutato. Ed è magnifico farsi cullare da quest’auto che ha caratteristiche e prestazioni interessanti anche con i motori meno potenti. Certo, costa un po’, ma i contenuti e la classe hanno un valore che deve essere riconosciuto.
Un piacere attraversare Misano, Cattolica, fino a Gabicce Mare per ritrovare il sapore dell’infanzia e quell’hotel sulla spiaggia, identico, come se il tempo si fosse fermato. Ma, soprattutto, il piazzale dove c’era la pista di go-kart, teatro di grandi sfide serali contro tanti maschietti che a perdere non ci stavano proprio e dove la passione per i motori ebbe, inconsapevolmente, inizio… La stessa sana passione cui abbiamo potuto dare sfogo, in una giornata davvero indimenticabile, al volante della Serie 2 Coupé e della Serie 4 Cabrio.
Barbara Premoli
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BMW Serie 4 Cabrio scheda tecnica BMW Serie 4 Cabrio dimensioni