La Formula 1 scorre da oltre mezzo secolo nelle vene della Ferrari e per questo la Casa di Maranello si è sentita in dovere di muoversi per correggere la rotta che lo sport pare aver preso.
Ha deciso di farlo con un atto formale, che è però una proposta concreta, attraverso una lettera del Presidente Luca di Montezemolo al titolare dei diritti commerciali, Bernie Ecclestone, e al presidente del fondo che possiede la Formula 1. Nessun ultimatum, nessuna minaccia, ma la chiamata a raccolta di tutti gli attori coinvolti nella categoria affinché ci si possa sedere intorno a un tavolo per ideare nuove proposte che consentano alla Formula 1 di rimanere un punto di riferimento nell’ambito sportivo, al pari di manifestazioni planetarie come Olimpiadi e Mondiali di calcio.
Il Presidente invita dunque a un brainstorming collettivo da parte di un gruppo che è chiamato ad agire per il bene della Formula 1. Serve il contributo di tutti, tra team, sponsor, promotori e media, affinché si possano riequilibrare i valori chiave della Formula 1. All’idea di workshop il Presidente Montezemolo vorrebbe invitare anche attori di primo piano che al momento non sono coinvolti o lo sono in maniera parziale: nuovi media, social network, colossi come Google e Apple che lavorano in funzione delle persone.
La Formula 1 deve essere basata sull’innovazione tecnologica, la ricerca e lo sviluppo ma tutto questo deve avere costi sostenibili e soprattutto deve essere portato avanti nell’ambito di un prodotto che sia in grado di offrire spettacolo. Perché allo spettacolo sono legati i partner commerciali, gli sponsor e soprattutto i tifosi, i veri consumatori del prodotto Formula 1.
Trovare il giusto mix tra questi ingredienti sará vitale per la sostenibilitá e il successo futuro dello sport.