Se la parola “museo” per voi evoca l’idea di una struttura formale, interessante ma statica e legata al passato sia dal punto di vista dei locali sia sotto il profilo della logica espositiva, vi conviene fare un salto al Museo Nicolis, alle porte di Verona (www.museonicolis.com, viale Postumia, 37069 Villafranca Verona, 045 6303289). Il vostro concetto di museo potrebbe uscire rivoluzionato, e la gita vi garantirà come minimo una giornata di sano divertimento con il pretesto dell’auto storica. Ma non solo.
Il Nicolis è una costruzione modernissima che ospita diverse raccolte, delle quali il materiale automobilistico rappresenta in realtà soltanto la punta dell’iceberg: vi sono custoditi infatti oggetti storici di tutti i generi, tra i quali anche motori d’aereo, motociclette, ben due motori Isotta Fraschini dei MAS, veicoli militari (alcuni dei quali unici), biciclette, utensili di ogni tipo, organetti da fiera, attrezzi, macchinari, autocarri, e chi più ne ha, più ne metta, il tutto in ottimo stato e in grado di funzionare, per rendere vivo e palpabile il sapore d’epoca che tutte queste cose emanano.
Una collezione veramente eclettica, che spazia in settori diversissimi tra loro e che, in fondo, rispecchia la personalità e il modo di intendere la cultura di Luciano Nicolis, ideatore e fondatore del museo, che era solito ricordare “…anche leggere il libretto di istruzione di un’automobile per restaurarla fedelmente è fare cultura. Bisogna continuamente leggere e leggendo s’impara. La passione è motivo di cultura. È un qualcosa che vale più del denaro, che dà una grande soddisfazione interiore. Questo vale per qualsiasi disciplina”.
Passione e cultura che Nicolis ha saputo trasmettere in egual misura alla sua creatura, il suo “sogno lungo una vita”, e ai suoi figli (in particolare a Silvia), ai quali è toccato in sorte di continuare la tradizione seguendo la via indicata dal padre, il quale affermava “noi non siamo i proprietari di tutto questo, ne siamo i custodi per il futuro“.
Francesco Bruciamonti