“Mini” soddisfazioni per il collega giornalista e amico Eugenio Mosca nella terza prova del MINI Challenge, disputata nel fine settimana sulla pista casalinga di Monza, cui ha partecipato in veste di inviato dall’abitacolo al volante della vettura “Guest” schierata da MINI Italia.
Il pilota monzese tracciando il bilancio del weekend non può che utilizzare due differenti chiavi di lettura: in termini prettamente numerici, il 5° posto ottenuto in entrambe le gare è certamente meno di quanto si aspettasse, mentre c’è piena soddisfazione per il lavoro svolto e per come sono maturati questi risultati. Innanzitutto perché non è mai facile buttarsi a “freddo” nella mischia di un monomarca tra i più combattuti. E poi perché Eugenio era al volante di una vettura in versione “standard” rispetto a quelle più competitive con elettronica e assetto evoluti. Infatti, da quest’anno il regolamento tecnico del MINI Challenge ha liberalizzato la centralina elettronica di gestione del motore e l’idraulica interna degli ammortizzatori, col risultato che le prestazioni sono molto variegate in funzione, oltre che delle capacità dei singoli piloti ovviamente, degli investimenti effettuati in preparazione di ogni singolo evento. Come dimostrava in modo eloquente il risultato delle qualifiche, con 11 piloti distribuiti in una fascia di oltre 7” (!) e suddivisi in scaglioni ben definiti e distanziati di oltre un secondo tra loro.
Dati ufficiali alla mano, la vettura di Eugenio Mosca pagava un gap di velocità massima di oltre 10 km/h rispetto alla vettura top ma, oltre a questo dato, che certamente non aiuta sui lunghi rettifili brianzoli, è il valore di coppia erogato dai motori turbo con la gestione elettronica più evoluta a fare la differenza nelle accelerazioni fuori dalle varianti e da curve come la Lesmo 2 o Parabolica. Caricatosi sul groppone questo pesante fardello, valutato da un tecnico in una differenza di almeno 3/3,5” al giro, il pilota monzese ha effettuato un weekend in crescendo migliorando le prestazioni a ogni sessione, grazie al feeling via via instaurato con la vettura, decisamente divertente e brillante, e al lavoro di affinamento della messa a punto portato avanti con il tecnico Germano Venturi della F.C. Motorsport.
In gara, poi, non sono mancati i brividi. Al via di gara 1 Mosca è rimasto coinvolto nello spaventoso incidente scaturito da un contatto in pieno rettilineo tra Franzoso, Gori e Lando: colpito leggermente nel posteriore dalla vettura di quest’ultimo rimbalzata in pista dopo l’urto violentissimo contro le barriere, va in testa coda, riparte e si deve fermare ai box per una verifica della sospensione posteriore e ripristino del passaruota che toccava sul pneumatico. Favorito dalla Safety Car, riesce a ricongiungersi con il resto del gruppo e nei restanti 12 minuti di gara dopo il restart riesce a risalire fino alla 5° posizione.
Grazie all’inversione dei primi otto posti in griglia, Mosca scatta dalla quarta casella in gara 2. Alla prima variante si scatena un altro parapiglia e per evitare danni Eugenio sceglie di tagliare la variante. Al rientro perde alcune posizioni che recupera nei giri successivi agguantando ancora la 5° posizione.
Il consuntivo finale di Eugenio Mosca è comunque positivo, sia per il divertimento nella guida offerto dalla Mini Cooper S in versione Challenge sia per la propria prestazione progredita con continuità nel fine settimana, al rientro in gara a distanza di alcuni mesi dall’ultima apparizione, confermata dalla costanza dei tempi in entrambe le gare. Il suo prossimo impegno sarà al Bergamo Historic Gran Prix, il prossimo 15 giugno, dove sarà al volante della AR Giulietta Sebring e della De Tomaso Alfa Romeo F. 1, mentre il 6 luglio tornerà sulla pista di casa al volante della BMW M3 3.2 Monza Racing.
Barbara Premoli