Si è conclusa la prima fase della gara creativa Cantiamogliela. Diamo voce ai bambini!, il contest di Missione Ambiente by Bosch. La gara ha visto coinvolti i ragazzi delle scuole italiane primarie nella composizione di una canzone dedicata al tema: Nuove tecnologie. Uso consapevole e responsabile. Ogni anno Missione Ambiente by Bosch, il progetto di Corporate Social Responsibility del Gruppo Bosch in Italia, ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni su importanti tematiche attraverso il gioco e l’interazione tra i bambini. Quest’anno il tema scelto riguarda appunto l’uso consapevole e responsabile degli strumenti tecnologici (Internet e i social network).
Per comporre le canzoni i ragazzi hanno tratto ispirazione dai materiali Bosch inviati ad inizio anno alle scuole aderenti al progetto. Centinaia gli elaborati pervenuti, realizzati attraverso differenti modalità: testo, file mp3, video musicale. Di questi, una giuria composta da alcuni rappresentati di Bosch, del MOIGE (Movimento Italiano Genitori) e dai “I Moderni”, noto gruppo italiano lanciato durante la quinta edizione di X Factor, ne ha selezionati dieci. Le prime tre classi riceveranno un notebook per la scuola, le altre sette una stampante multifunzione. Tutte e dieci sono entrate di diritto nella fase finale del contest: ora spetta al pubblico decretare il vincitore assoluto. Dal 19 maggio al 13 giugno sarà infatti possibile votare l’elaborato preferito attraverso il sito www.missioneambientebybosch.it.
I vincitori assoluti del contest vedranno realizzato il videoclip della propria canzone reinterpretato da “I Moderni”e potranno incontrare il gruppo nonché essere coinvolti durante le riprese. A partire dal prossimo ottobre il videoclip sarà visibile sul sito di Missione Ambiente e sarà il pretesto per un’attività benefica. Per ogni like che il video riceverà, Bosch devolverà un euro in favore del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe – www.rfkennedyeurope.org – una delle principali organizzazioni internazionali a supporto dei diritti umani, particolarmente presente nell’ambito dell’attivismo digitale.
Barbara Premoli