Lo dicevamo i giorni scorsi a chi ci chiedeva se a Barcellona avremmo assistito a un cambiamento di scenario… E infatti in questo 2014 il primo GP europeo non ha portato le rivoluzioni cui solitamente eravamo abituati. Almeno non nelle prime posizioni, con la prima fila che resta saldamente nelle mani della Mercedes, con Lewis Hamilton che questo pomeriggio ha conquistato la 35° pole in carriera, la quarta della stagione e la seconda consecutiva.
Dopo essere stato battuto da Rosberg nel Q1 e nel Q2, l’inglese ha tirato fuori tutto e anche di più (come ha detto a fine sessione) da quella che ha definito una “monoposto esaltante“, sopravanzando il tedesco di 0.168 secondi.
“Best of the rest” Daniel Ricciardo, anche se a un secondo dalla pole. Come ha detto l’australiano, la RBR è migliorata ma non come si aspettavano, visto che prevedevano di avere un gap inferiore, a riprova del fatto che anche la Mercedes è progredita.
Quarto Valtteri Bottas davanti alla Lotus di Romain Grosjean, autore della miglior qualifica della stagione con una Lotus E22 in lenta ma evidente crescita.
Entrambe le Ferrari sono entrate nel Q3, anche se Alonso ci è riuscito per soli 83 millesimi, e domani scatteranno dalla 6° e 7° posizione (ovvero terza e quarta fila), con Kimi davanti a Fernando. Nessuna sorpresa per i due, pensare di fare meglio sarebbe stato un miracolo e il finlandese si è nascosto, come suo solito, nel dopo-qualifiche, dicendosi non soddisfatto del risultato. “Stamattina abbiamo avuto parecchie difficoltà, non ci sono grandi cambiamenti sulla macchina e purtroppo siamo qui. Dobbiamo cercare di arginare le difficoltà, non è semplice, soprattutto la guidabilità, e mantenere la traiettoria”.
Ottavo tempo per la McLaren di Jenson Button, davanti alla Williams di Felipe Massa, grande delusione del Q3, dopo essere sempre stato nelle prime posizioni nelle prime due eliminatorie.
Manca qualcuno di importante? Ebbene sì, Sebastian Vettel, che quest’anno sembra aver preso il posto (e la rogna) di Mark Webber, e che domani partirà decimo, dopo che la sua RBR è rimasta ferma nel primo giro in pista nel Q3, causando le bandiere rosse (di nuovo, dopo l’incidente di Pastor Maldonado nel Q1). “I’ve no drive, sorry, I’ve no drive” sono state le parole del tedesco via radio al team, che continua ad avere problemi di affidabilità. Come ricorderete, venerdì nelle libere Sebastian aveva percorso solo 4 giri in quello che si sta dimostrando un weekend davvero difficile.
Fuori dal Q3 Nico Hulkenberg, battuto proprio sul finire del Q2 da Bottas e, come detto prima, vicinissimo ad Alonso. Tredicesima la seconda Force India di Sergio Perez, davanti a Daniil Kvyat ed Esteban Gutierrez. Quindicesimo Kevin Magnussen che non ha girato nel Q2 per un problema al motore sulla sua McLaren-Mercedes. La Toro Rosso di Vergne ha chiuso 16°, ma il francese partirà da fondo griglia per la penalità di 10 posizioni inflitta dai commissari per aver perso la ruota ieri pomeriggio nelle libere (una regola a dir poco assurda, perché non riusciamo a capire perché debba pagare il pilota per un unsafe release e non solo il team!).
Non ha passato il taglio del Q1 Adrian Sutil, 17°, per un problema tecnico sulla sua Sauber, eliminato da Button, che aveva montato le medie per evitare l’eliminazione. A chiudere la griglia, 18° Max Chilton che ha preceduto di 6 decimi la Marussia del compagno di squadra Jules Bianchi, e Marcus Ericsson davanti al compagno alla Caterham Kamui Kobayashi. Ultimo Pastor Maldonado, che non è riuscito a completare neppure un giro prima di finire a muro con la sua Lotus, all’uscita della curva 3.
Conclusioni? Tutti contro la Mercedes, con la prima fila che non si discute. E la seconda praticamente neppure, con Ricciardo sempre in palla, così come la Williams (peccato, davvero, per Massa, ma Bottas c’è). La Ferrari? Non pervenuta ma l’ha detto anche il presidente ieri, bisogna aspettare il prossimo anno quando Maranello tornerà ad avere una galleria del vento (possibilmente funzionante). Certo che dev’essere una bella frustrazione per i piloti, specie per Kimi che riesce a nascondere sempre meno la sua delusione. Qualcuno dirà che tanto sono pagati, ma devono comunque girare e non poco per chi è competitivo e non ci sta ad arrancare dietro…
Che gara vedremo domani? Scintillante… non solo per le Frecce d’Argento davanti, ma anche proprio per le scintille che vedremo sicuramente al via. L’ha detto Nico Rosberg: “Sono molto deluso, non mi piace arrivare secondo, soprattutto dietro a Lewis, ma domani c’è molto in gioco, devo solo partire bene…”. Per il team diventerà sempre più difficile tenere a freno i due galli nel pollaio: Nico il razionale, Lewis l’istintivo, quello che alla fine tira la zampata vincente e che guida come nessun altro… Un piacere per gli occhi di tutti gli appassionati di Formula 1.
Barbara Premoli