Il China-Sweden Research Centre for Traffic Safety (CTS), assieme a Volvo Car Group, attiva un progetto di studio sul comportamento degli automobilisti nelle megalopoli di Pechino e Shanghai. Un’analisi approfondita di quanto accade in tali ambienti congestionati da un traffico di livello eccezionale è una parte importante del processo di sviluppo dei sistemi Volvo che permettono agli automobilisti di tutto il mondo di evitare gli incidenti.
“Lo sviluppo dei dispositivi che permettono a Volvo di essere leader mondiale è basato sulla conoscenza delle situazioni di traffico reali. Il progetto che sta per partire in Cina ci consentirà di analizzare in dettaglio il comportamento di chi guida in ambienti con traffico particolarmente intenso e caratterizzati da un elevato numero di incidenti e di vittime. Lo studio ci permetterà inoltre di valutare in che modo i sistemi Volvo possono essere utili in un contesto così difficile”, spiega John-Fredrik Grönvall, Manager del Traffic Accident Research presso il Volvo Cars Safety Centre.
Il Midsize Naturalistic Driving FOT in Cina (China FOT) è un’iniziativa congiunta che vede coinvolti Volvo Cars, l’Istituto di Ricerche Stradali del Ministero Cinese dei Trasporti (RIOH), la Tongji University, la Chalmers University of Technology e le aziende svedesi ÅF Technologies e Autoliv. Quattro di queste entità (Volvo Cars, RIOH, Tongji University e Chalmers University of Technology) sono anche partner del programma del China-Sweden Research Centre for Traffic Safety recentemente inaugurato a Pechino.
Il progetto China FOT prevede l’impiego di dieci Volvo S60L equipaggiate con una serie di telecamere e sensori che tengono costantemente monitorato il comportamento di chi guida e il traffico circostante. Le informazioni vengono inoltre raccolte attraverso i sensori integrati nella vettura e nei sistemi di supporto alla guida. Il progetto prende il via nel corso del mese di maggio e per 10 mesi prevede il coinvolgimento di numerosi utilizzatori reali delle vetture. I dati raccolti (si calcola circa 5 tera-byte generati da circa 100.000 km percorsi dai tester) verranno analizzati nella primavera 2015.
Barbara Premoli