A Imola, vent’anni fa, la tragedia che dava il via a uno dei weekend più tragici nella storia delle corse. Durante le qualifiche, l’incidente di Roland Ratzenberger. Il dramma che non avrebbe più lasciato il circuito del Santerno e che avrebbe segnato per sempre la Formula 1.
Roland, 34 anni, austriaco di Salisburgo, aveva finalmente realizzato il suo sogno di entrare in F1 con il team Simtek. L’esordio in Brasile, anche se non riuscì a qualificarsi per la gara, 11° nel GP successivo, in Giappone. Poi San Marino e un sipario calato troppo presto. Con la beffa di essere adombrato dalla scomparsa, il giorno successivo, di Senna.
Oggi è il tuo giorno, Roland. E chi ama lo sport non ti dimentica e non ti mette in secondo piano, anche se a te non vengono dedicati memorial e se non vengono dedicate tonnellate di pagine. I sentimenti non vanno a peso… almeno non per noi.
Barbara Premoli