Primo podio stagionale per la Ferrari che nel GP della Cina si prende una boccata di ossigeno dopo la difficilissima gara del Bahrain. Fernando Alonso ha conquistato il 3° posto dopo una corsa vissuta all’attacco fin dalla partenza. Proprio al via il principale brivido della sua gara, quando Fernando ha avuto un contatto con la Williams dell’ex compagno di squadra Felipe Massa: la F14 T per fortuna ha dato grande prova di robustezza.
Il GP è stato vinto da Lewis Hamilton con la Mercedes, per lui la vittoria numero 25 della carriera, che ha preceduto il compagno di squadra Nico Rosberg. Più difficile la gara di Kimi Raikkonen che continua a non sentirsi del tutto a suo agio al volante della vettura. Il finlandese ha avuto un buono scatto alla partenza che gli ha fatto subito guadagnare una posizione facendolo entrare in zona punti. Kimi ha però faticato a risalire la classifica e alla fine non è riuscito a fare meglio di un ottavo posto. Per la Scuderia il lavoro da fare per recuperare il gap dai migliori resta tanto, ma questo podio ripaga almeno in parte i sacrifici fatti da tutti a Maranello per cercare di far crescere la F14 T.
Fernando Alonso: “Dopo un inizio di stagione difficile questo podio è un’iniezione di fiducia per tutta la squadra, una motivazione extra per tutti quelli che stanno cercando di fare del loro meglio per colmare il gap che ci separa dai primi. E credo vada dedicato a Stefano, perché tutto quello che si farà fino a luglio è anche frutto del suo lavoro. Certamente abbiamo fatto un passo avanti, perché rispetto a due settimane fa la distanza dai leader è diminuita, ma sappiamo bene che la strada è ancora lunga e che dobbiamo rimanere con i piedi per terra. In generale questo è stato un buon weekend per me, è andato tutto bene fin dal venerdì anche se a causa della pioggia la qualifica si è rivelata più complessa del previsto. E’ stata una gara al limite e credo non avremmo davvero potuto fare di più. Questo è un circuito abbastanza unico nel suo genere ed ora dobbiamo approfittare della lunga pausa che ci separa dalla prossima gara per prepararci al meglio ad ogni situazione”.
Kimi Raikkonen: “E’ stato un fine settimana davvero difficile, fin dal venerdì mattina ho sofferto di problemi che non siamo riusciti a risolvere del tutto e oggi in gara non ho ottenuto il risultato che volevo. La partenza è stata buona, ho guadagnato due posizioni, ma poi non sono riuscito a guadagnare terreno, non avevo il passo e avevo poca aderenza sia sull’anteriore che sul posteriore. Nell’ultimo stint con gomme nuove la vettura si è comportata meglio, ma poi con il degrado degli pneumatici la situazione è tornata a complicarsi. Credo che le difficoltà incontrate qui siano dipese da una combinazione di diversi fattori, dal mio stile di guida unito alle basse temperature e alle caratteristiche del tracciato. Oggi abbiamo portato a casa punti preziosi grazie all’intenso lavoro di tutta la squadra, ed ora continueremo a lavorare senza sosta per migliorare. Il risultato di Fernando è molto incoraggiante, è la prova che stiamo andando nella direzione giusta”.
Pat Fry: “Quello di oggi è un risultato che premia la squadra per tutti gli sforzi che stiamo facendo ad ogni livello. Entrambi i piloti sono partiti bene, riuscendo a guadagnare due posizioni al via, e fortunatamente la vettura di Fernando è uscita illesa dal contatto con la Williams di Massa. Nel primo stint con Kimi abbiamo perso un pò di tempo dietro a Grosjean e questo gli ha impedito di recuperare il terreno perso sugli avversari, in una gara estremamente condizionata dalla gestione del degrado e dal graining degli pneumatici. La scelta fatta al primo pit-stop con Fernando gli ha consentito di guadagnare la seconda posizione: da quel momento in poi ci siamo concentrati sulla gestione del distacco dalla Red Bull e abbiamo cercato di tenere dietro il più possibile la vettura di Rosberg. Questo weekend sono stati fatti alcuni progressi e in generale è aumentata la velocità della vettura, sia in curva che sui rettilinei, ma dobbiamo essere realisti sul potenziale attualmente a nostra disposizione e continuare su questa strada, perché il divario con la Mercedes è ancora grande e nessuno, noi per primi, ha intenzione di mollare”.
Barbara Premoli