Di nuovo il team da battere in Bahrain, con Lewis Hamilton autore del miglior tempo, 1.34.136, nel secondo e ultimo giorno del primo test in-season del 2014. Il crono segnato dall’inglese in mattinata è rimasto inavvicinabile, così come il record di giri in pista, ben 118. Seconda la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne, a 1”421, seguita dalla McLaren di Kevin Magnussen (rimasto fermo a fine mattina per un problema tecnico alla curva 13). Continua il trend positivo della Force India, con Sergio Perez quarto, dopo essere stato a lungo secondo. A chiudere la top 5 la RBR di Daniel Ricciardo, 65 giri percorsi, rimasto ai box in mattinata per un problema elettrico, e che ha chiuso a 3”174 da Hamilton. Sesto, a soli 0,006 secondi dalla Red Bull, Jules Bianchi e la sua Marussia, dopo 93 giri. Ritorno in pista per Giedo van der Garde sulla Sauber, che è rimasta ferma per un paio d’ore a causa di problemi al motore.
Solo 12 giri per la Ferrari F14 T. Fernando Alonso girava con il telaio usato da Kimi Raikkonen nel Bahrain, ma il team ha scoperto dei danni (il venerdì il finlandese era finito violentemente su un cordolo e i problemi riscontrati oggi spiegano anche le difficoltà di Kimi durante la gara di domenica, chiusa al 10° posto) che hanno causato l’interruzione del test. Problemi di natura elettrica all’ERS per la Caterham di Marcus Ericsson mentre il pilota di riserva della Williams Felipe Nasr ha percorso 64 giri, nella giornata riservata ai test Pirelli (come per la Mercedes). A chiudere la classifica la Lotus di Romain Grosjean che, come accaduto ieri a Maldonado, è riuscito a girare pochissimo (solo 16 giri) prima di doversi fermare.
Barbara Premoli