E non si tratta di previsioni meteo o temperatura prevista per il prossimo GP nel deserto, tranquilli. Se tanto ci dà tanto, Daniel Ricciardo comincerà a perdere il suo eterno sorriso smagliante. Dopo la doccia fredda di Melbourne, quando è stato squalificato dopo l’adrenalina del secondo posto nel GP del debutto con la Red Bull Racing, a Sepang oggi se possibile gli è andata ancora peggio. A fine gara la FIA gli ha inflitto una penalità di 10 posizioni in meno sulla griglia del Bahrain per l’unsafe release nell’ultimo pitstop della gara malese. Nonostante abbia dovuto scontare subito uno stop&go di 10 secondi, il regolamento 2014 prevede infatti anche un arretramento in griglia, mossa studiata per far sì che i team prestino la massima attenzione alla sicurezza.
L’australiano era quarto quando si è dovuto fermare subito in pitlane a causa dell’anteriore sinistra non fissata; spinto alla piazzola, è tornato in pista 14, staccato di un giro. Subito dopo, ha rotto l’ala nel passaggio su un cordolo, è tornato ai box per scontare lo stop&go e ha forato, ritirandosi a 4 giri dalla fine.
Ricciardo si è subito reso conto del problema della ruota non fissata e si è fermato immediatamente, ma resta l’infrazione all’articolo 23.12c del regolamento “rilasciare una macchina in condizioni non sicure durante la gara“. “Tutti pensavano che le ruote fossero a posto”, ha detto. “Appena partito ho sentito che qualcosa non andava e infatti l’anteriore sinistra non era fissata”.
Il team RBR è stato anche richiamato per giustificare il fatto che un meccanico non indossasse il casco durante un pitstop.
Insomma, una gara di dimenticare e che con un sorrisetto sarcastico i maligni imputano alla “vendetta di Vettel” (costretto al ritiro in Australia): come ricorderete, Ricciardo era scivolato sul podio di Melbourne, prima della squalifica. Oggi ha commesso il reato di lesa maestà, passando il compagno di squadra al via, resistendo anche per un paio di giri, con punizione persino più dolorosa e che si estenderà anche al terzo GP della stagione. Una serie di rogne all’ennesima potenza tutte concentrate che nemmeno a Paperino – o al Barrichello dei bei tempi – sarebbero potute capitare!
Consiglio, Daniel: non inimicartelo, lascia perdere, non sfidare la sorte (ovvero Sebastian & Marko), fai come il tuo predecessore e vivrai contento. E forse verrà il giorno in cui ti faranno anche vincere un GP! Ma non adesso, tranquillo…
Barbara Premoli
Formula One Malaysian Grand Prix 2014 Document – 50