Gara non baciata dalla fortuna per la Scuderia in Malesia. Fernando Alonso ha portato a casa un 4° posto frutto di una seconda parte molto grintosa che l’ha portato a recuperare terreno sugli avversari e a strappare la posizione alla Force India di Nico Hulkenberg a 4 giri dalla fine.
Sfortunatissimo Kimi Raikkonen, colpito nei primi giri alla curva 1 dalla McLaren di Kevin Magnussen che gli ha forato la posteriore destra. Il finlandese ha dovuto compiere un intero giro a velocità ridotta ed è ripartito in penultima posizione. Una gara di grande impegno l’ha portato a lottare negli ultimi giri con Romain Grosjean e Daniil Kvyat per la zona punti ma ha tagliato il traguardo 12°.
La Ferrari conquista comunque altri punti pesanti con Alonso che ora nella classifica mondiale è 3°, a un solo punto da Hamilton, e non troppo lontano dal leader Nico Rosberg. E da venerdì prossimo si torna in pista per la terza gara della stagione, in Bahrain.
Stefano Domenicali: “Non possiamo ritenerci soddisfatti del risultato ottenuto oggi perché, se da un lato siamo riusciti a portare a casa un 4° posto che permette a Fernando di rimanere terzo nella classifica piloti, dall’altro Kimi non ha raccolto punti assolutamente alla sua portata, a causa di quanto accaduto con Magnussen al primo giro. Nonostante ci siano stati dei miglioramenti, a livello di prestazione il distacco dalla Mercedes rimane significativo e questo deve spingere tutta la squadra, sia in pista ma soprattutto a Maranello, a migliorare la vettura a 360 gradi. Sappiamo quali sono le aree su cui concentrare il lavoro e dobbiamo cercare di farlo nel minor tempo possibile. Il campionato è solo all’inizio e sappiamo bene come in Formula 1 le cose possano cambiare in fretta”.
Fernando Alonso: “I punti guadagnati oggi sono il risultato di un weekend senza problemi, in cui i piccoli miglioramenti hanno funzionato secondo le aspettative e la vettura ha dimostrato una grande affidabilità. Dobbiamo lavorare ancora molto, perché mentre noi andiamo avanti anche gli altri team procedono nello sviluppo, ma tutta la squadra sta dando il massimo per recuperare. In queste prime gare è ancora tutto da scoprire, anche se non è un mistero che la velocità di punta è da rivedere, come emerso nel duello con Hulkenberg: sono riuscito a spuntarla grazie a gomme più fresche, ma dobbiamo cercare di migliorare la prestazione già dalla prossima gara. In Bahrain farà molto caldo e le mescole saranno più morbide: questo potrebbe darci qualche vantaggio, perché qui con pneumatici più duri si scivolava molto, e in più grazie alle informazioni raccolte durante i test invernali potremo sfruttare un potenziale maggiore. Ma sarà lo stesso per tutti”.
Kimi Raikkonen: “Sono molto dispiaciuto per il risultato perché ero partito bene, ma poi il contatto con Magnussen ha danneggiato il mio pneumatico posteriore destro, costringendomi a una sosta fuori programma, che ha vanificato qualsiasi possibilità di lottare per un buon piazzamento. Dopo l’incidente il comportamento della vettura non è più stato lo stesso, la gomma ha danneggiato il fondo provocando la perdita di carico aerodinamico. Con i primi set di gomme ho avuto qualche difficoltà e solo dopo l’ultima sosta, in cui ho montato le medium, è andata meglio, quando ormai era troppo tardi. Difficile dire come poteva andare se non avessi avuto questo problema, perché i nostri avversari erano molto veloci, ma forse sarei potuto finire vicino a Fernando. È stata una giornata davvero sfortunata, ma nel complesso siamo riusciti a migliorare la nostra performance e adesso dobbiamo rimanere concentrati sui lati positivi di questo weekend e lavorare per poter migliorare già dalla prossima settimana in Bahrain”.
Pat Fry: “Il risultato della gara di oggi ha due volti, perché se da un lato Fernando è riuscito ancora una volta a dare il massimo, dall’altro la corsa di Kimi è stata compromessa subito dopo il via. Nel primo caso si è trattato di una gara condizionata dalla gestione del traffico e dal rendimento degli pneumatici: mentre cercavamo di anticipare le soste per passare Ricciardo, allo stesso tempo dovevamo difenderci da Hulkenberg che era alle spalle di Fernando e aveva optato per una strategia diversa. Un contatto con la McLaren di Magnussen ha invece costretto il suo compagno di squadra ad effettuare un intero giro a velocità ridotta per raggiungere i box e cambiare la gomma. Nonostante le diverse fortune entrambi hanno girato con un buon ritmo, abbastanza simile al gruppo di vetture giunto dietro le Mercedes. La F14 T continua a crescere e a dimostrare una buona affidabilità, ma sappiamo che questo non basta. Siamo consapevoli di essere nella direzione giusta, ma se vogliamo ridurre il distacco dalla vetta della classifica dobbiamo fare un grande passo avanti. Il Bahrain si preannuncia una tra le gare più difficili del Campionato: lì certamente la gestione dei consumi giocherà un ruolo fondamentale”.
Barbara Premoli