C’è un filo rosso che lega la Ferrari alle medaglie olimpiche italiane ai Giochi Invernali di Sochi. Dopo il bronzo di Armin Zoeggler nello slittino e l’argento di Christof Innerhofer nella discesa libera, oggi è arrivato il secondo posto di Arianna Fontana nella finale dei 500 metri di short track. La straordinaria grinta della pattinatrice delle Fiamme Gialle le ha permesso di conquistare la sua terza medaglia olimpica dopo i bronzi nella staffetta a Torino 2006 e nei 500 metri a Vancouver 2010. Caduta insieme alla coreana Seung Hi-Park a seguito di una manovra scorretta di Elise Christie, Arianna si è rialzata ed è stata preceduta al photofinish proprio dalla britannica, subito dopo squalificata dalla giuria. L’oro, andato alla cinese Li, era ormai sfumato ma la dimostrazione di volontà offerta dalla ventitreenne di Sondrio è stata bellissima.
Molto importante è la collaborazione di Maranello sulle discipline degli sport del ghiaccio nell’ambito del progetto CONI-Ferrari. In particolare, le attività durante l’ultimo quadriennio olimpico si sono concentrate su aree come l’ottimizzazione dell’interfaccia fra il pattino e la scarpa dell’atleta, le procedure per la lavorazione del profilo delle lamine e la messa a punto del torchietto, una macchina destinata a rifilare le lamine, operazione finora fatta manualmente.