Con NEXT TWO, Renault restituisce tempo agli automobilisti. Grazie alla delega della guida associata alla connettività, il conducente e gli altri passeggeri dell’auto potranno sperimentare una nuova forma di mobilità: lavorare in auto o distendersi, lasciare che l’auto parcheggi da sola… nuove funzionalità che diventeranno possibili in futuro.
La congestione stradale provoca tre tipi di problematiche sociali:
- Perdita di tempo: da 60 a 80 ore all’anno nei grandi agglomerati urbani in Europa e negli Stati Uniti per tragitti quotidiani di andata e ritorno di 60 minuti (fonte TomTom® e INRIX).
- Stanchezza e stress indotti da tale situazione, con un impatto variabile sulla salute dei conducenti e il rischio di incidenti stradali.
- Spreco energetico, stimato a oltre 16 miliardi di litri di carburante negli Stati Uniti e in Europa (fonte Gartner).
Per Renault, la guida autonoma può rappresentare una risposta efficace a tali sfide. L’innovazione centrale, che restituisce tempo agli occupanti di NEXT TWO, è la delega della guida. È così che, in alcune zone, NEXT TWO propone al conducente di prendere i comandi: inutile restare concentrato sull’auto che precede o sorvegliare quella che segue, perché NEXT TWO se ne occupa, lasciando il conducente libero di dedicarsi ad altro. La seconda caratteristica tecnologica del prototipo NEXT TWO è la connettività. Grazie alla capacità di accedere, ovunque e in qualunque momento, ai servizi connessi sul Cloud, il conducente può fruire pienamente del tempo recuperato grazie alla delega della guida. È questa un’autentica specificità dell’impostazione Renault in tema di veicolo autonomo.
Nel mondo, esistono tre principali impostazioni in tema di automazione della guida:
– Alcuni Paesi, come il Giappone, la considerano un sistema per permettere il più a lungo possibile di guidare a una popolazione che invecchia; di conseguenza, tutto ciò che può contribuire a tale obiettivo è ben accetto.
– Altri Paesi, tra cui i Paesi Bassi, si interessano alla guida automatica per altre ragioni, essenzialmente correlate alla regolazione del traffico. Considerano che gli automatismi potrebbero favorire una migliore fluidità del traffico, permettendo, ad esempio, a tutti i veicoli presenti su una stressa corsia di viaggiare in modo omogeneo, partendo e fermandosi nello stesso tempo, in modo sincronizzato – si parla di “platooning”.
– Infine, altri Paesi ritengono che l’automazione della guida possa migliorare la sicurezza stradale. L’Europa dovrebbe quindi rendere obbligatori alcuni sistemi di assistenza alla guida – rilevazione di pedoni, frenata di emergenza, segnalazione di superamento della linea di carreggiata, ecc.– che potrebbero condurre progressivamente alla delega della guida. Gli Stati Uniti sono stati i primi ad autorizzare, in determinate condizioni e in alcuni Stati, dei test di veicoli autonomi su strade aperte.
Sviluppare un’automobile autonoma, capace di viaggiare da sola in completa sicurezza e in qualunque circostanza, richiederà ancora alcuni anni di ricerche per i costruttori. Elaborato sulla base di una Renault ZOE, il prototipo NEXT TWO rappresenta una prima tappa in tale direzione e propone un concetto intelligente e accessibile di delega della guida, in situazioni ben definite e con elevato valore aggiunto per l’automobilista. NEXT TWO è equipaggiata con telecamera, radar e una cintura a ultrasuoni, che creano una bolla protettiva intorno al veicolo, garantendo la sicurezza dei suoi passeggeri.
Semplice ed efficace, il sistema utilizza due sensori principali, che consentono di analizzare l’ambiente in cui si trova il veicolo: un radar collocato sul paraurti anteriore e una telecamera piazzata a livello del supporto del retrovisore centrale. Il sistema è completato da una cintura di ultrasuoni intorno al veicolo. Tutti questi sistemi sono pilotati da un supervisore, che ha il ruolo di direttore d’orchestra.
Liberare l’automobilista dalla guida suppone un assoluto controllo della sicurezza. Nell’impostazione NEXT TWO, la delega della guida è autorizzata soltanto in due situazioni precise, che rispettano tutte le condizioni di sicurezza. Perché NEXT TWO passi in modalità “delega della guida”, l’auto deve trovarsi su una strada “protetta”, tipo superstrada senza pedoni né ciclisti, in situazione di rallentamento con velocità non superiore a 30 km/h, senza cambiamento di corsia. Infine, la durata della delega non può essere inferiore a cinque minuti. Nel caso in cui tali condizioni siano verificate, NEXT TWO propone al conducente di selezionare la delega della guida: l’auto si gestisce da sola, permettendogli di dedicarsi ad altro.
Dotata di una funzione Pilota Automatico, molto utile nella vita quotidiana, NEXT TWO è capace di parcheggiare da sola o venire a prendere il conducente a casa o in ufficio. Tale funzione è attivata dallo smartphone tramite un’applicazione dedicata.
La delega della guida costituisce una svolta non soltanto tecnologica ma anche psicologica, perché bisogna accettare l’idea di affidarsi a un sistema automatico. Una delle principali sfide consisteva quindi nel creare le condizioni per favorire un passaggio dei comandi al veicolo ben compreso e realizzato con la massima fiducia. In modalità automatica, l’HMD (Head Middle Display), uno schermo traslucido disposto nella parte superiore della plancia, diventa blu quando l’auto subentra ai comandi, in modo da creare una sorta di riflesso associato nel cervello del conducente: modalità automatica = blu. Durante la guida automatica, il dialogo tra conducente e automobile avviene tramite il visualizzatore head medium display e lo schermo del quadro strumenti, secondo una logica precisa.
NEXT TWO è equipaggiata con un sistema di realtà aumentata: questa tecnologia consiste nel sovrapporre su un’immagine reale delle informazioni complementari, utili per il conducente. Su NEXT TWO si è deciso di servirsene durante la guida tradizionale, per creare una navigazione arricchita. Gli utenti dei navigatori sanno che, in alcune situazioni complesse – rotatorie o intersezioni autostradali – non è sempre facile orientarsi e prendere le decisioni giuste. In modalità guida automatica, il conducente può distogliere lo sguardo dalla strada. In questo caso, il display HMD serve per visualizzare informazioni che consentono di rassicurarlo sul comportamento dell’auto in ogni istante. Ad esempio, se NEXT TWO misura la sua posizione longitudinale rispetto a un veicolo target che la precede, quest’ultimo sarà identificato da una sottolineatura. Inoltre, la qualità della rilevazione della segnaletica orizzontale viene visualizzata in modalità “delega della guida”: se NEXT TWO considera che la qualità non è più sufficiente e chiede al conducente di riprendere il comando, quest’ultimo ne conoscerà immediatamente la ragione con un semplice sguardo all’HMD.
In posizione centrale, si ritrova un grande schermo multimediale, che offre un’interazione “multimodale”, nello stesso tempo tattile, vocale e gestuale. Grazie ad una barra a infrarossi situata nella parte superiore, il sistema è in grado di individuare alcuni movimenti elementari, tipo alto/basso, destra/sinistra o viceversa. È semplice ma basta perché il conducente possa, con un gesto della mano, far scorrere degli elenchi verticalmente (i contatti, ad esempio) o orizzontalmente (serie di foto, frequenze radio), senza bisogno di sollevarsi dallo schienale del sedile per andare ad appoggiare il dito sullo schermo.
Questa «bolla d’interazione» permetterà anche di fare uno zoom o aprire un “pop-up”, ad esempio. Sempre con un semplice gesto, il conducente potrà anche trasferire una foto o un documento dallo schermo centrale ai tablet portatili degli altri passeggeri.
Il sedile intelligente adatta le regolazioni in funzione del conducente grazie ai comandi elettrici. Intelligente, consulta un database ergonomico ospitato sul Cloud per definire le regolazioni ottimali in funzione della morfologia del conducente.
NEXT TWO coincide con una forte aspirazione dei clienti, emersa negli studi realizzati da Renault nell’ambito di tale progetto: la sicurezza. L’obiettivo è ridurre al massimo i rischi d’incidenti grazie ad una guida nettamente migliore di quella dell’uomo. Il sistema di percezione dell’ambiente di NEXT TWO crea un’autentica bolla protettiva intorno al veicolo, garanzia di sicurezza per gli occupanti.
Gli studi realizzati nell’ambito del progetto hanno evidenziato anche un’altra aspettativa, causata dall’invecchiamento della popolazione: la salute. NEXT TWO coincide con questa aspettativa proponendo un’applicazione salute e benessere: il sedile intelligente possiede una funzione relax associata a diverse atmosfere (luminosa, sonora e olfattiva), che consentono di rilassarsi e fruire diversamente del viaggio… in totale sicurezza, poiché l’auto gestisce da sola il tragitto in modo autonomo.
Barbara Premoli