Il 2014 dell’auto inizia con un segno positivo, caratterizzato dal confronto con il -17,2% di gennaio 2013 e con un giorno lavorativo in meno, tuttavia conta ancora 20.000 unità perse rispetto al 2012.
“La politica è tornata assente sui temi del nostro settore – afferma Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – la Consulta Automotive, dopo successivi rinvii, ha di fatto interrotto i lavori previsti per la filiera distributiva e commerciale davanti alle priorità politiche della riforma della Legge elettorale ed una spending review da rendere più incisiva. Tuttavia, si è trovato il tempo di prorogare al 2016 le politiche fiscali restrittive sulle auto aziendali, in merito alla detraibilità dell’IVA, che terranno questo comparto lontano dall’Europa ancora tre anni pieni. In questo quadro il settore auto continuerà a operare in un contesto di bassa propensione ai consumi, finché non si determinerà un alleggerimento della pressione fiscale che agisce sul sistema famiglie e imprese.
Rimangono ancora inascoltate da un anno – conclude il Presidente – le proposte UNRAE di deducibilità per le famiglie dei costi di acquisto e/o manutenzione delle vetture, esattamente come avviene per le abitazioni, nonostante si debba rilevare che la Spagna, un Paese che ha attraversato una crisi anche peggiore di quella italiana, ha rinnovato per la quinta volta il proprio investimento sull’auto per 578 milioni di euro in due anni, ricevendone come benefico ritorno nelle casse dello Stato un maggior gettito generato dall’IVA e dalle tasse di immatricolazione, un incremento del PIL per 2 miliardi di euro e un incremento dell’occupazione”.
Tornando ai numeri del mercato, come comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il mese di gennaio registra il segno positivo (+3,2%) grazie alle 117.802 auto immatricolate rispetto alle 114.102 di un anno fa. In aumento i volumi destinati al noleggio, che in gennaio segnano un +22,5%, incrementando la propria rappresentatività di quasi 2,5 punti percentuali, per raggiungere il 15,1% di quota sul totale. Ne consegue una riduzione della rappresentatività dei privati, che sfiora il 68%, pur mantenendosi stabile in volume (80.662 auto venute). In linea con la crescita del mercato, infine, la performance delle società, che confermano la propria quota di mercato al 17% circa.
Anche sul fronte della raccolta contratti, da un primo scambio di informazioni fra UNRAE ed ANFIA, il dato di gennaio è positivo rispetto al 2013 (il 9% in più), con poco meno di 120.000 unità, ma lascia sul campo quasi 9.000 contratti rispetto a gennaio 2012.
Infine, il mercato dell’usato perde in gennaio circa 10.000 unità, con 360.050 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita a cliente finale), evidenziando un calo del 2,7% rispetto ai risultati del gennaio 2013.
Parallelamente alla crescita del noleggio, si conferma nel mese l’incremento delle vendite di auto diesel (+9,3%), che conquistano 3 punti di quota, posizionandosi al 55,5% del totale. Le vetture a benzina, invece, perdono in volume il 3%, fermandosi al 30% di rappresentatività. Prosegue la flessione delle motorizzazioni Gpl (-13,7% in volume), che scendono all’8,2% del totale mercato. In crescita in volume le vetture a metano e ibride.
Barbara Premoli