Un nuovo report pubblicato da London Economics, una società indipendente di consulenza economica leader in Europa, ha confermato il sostanziale contributo che Kia Motors Europa fornisce all’economia europea. Il Report, The economic and societal benefits deriving from the presence of Kia in Europe, ha rilevato che il posto di lavoro di oltre 164.000 addetti dipende dalla presenza del Brand in diverse nazioni del Continente.
Kia ha contribuito con almeno 865 milioni di euro di gettito a favore delle istituzioni europee nel corso del 2012, incluse le imposte a carico dei consumatori, le tasse derivanti dalla vendita e quelle sul reddito, ad ulteriore sostegno dell’economia continentale. Il dato è cresciuto del 16%, incrementando i 746 milioni di euro in tasse del 2011. A seguito dell’aumento produttivo dell’impianto di Žilina, in Slovacchia (+ 15% durante il 2012), le operazioni produttive di Kia in Europa hanno portato all’acquisto di forniture per 3.7 miliardi di euro, di cui 2.6 miliardi (il 69%) in Europa.
Il report evidenzia l’intera “value chain” europea di Kia, dalla ricerca e sviluppo fino alla distribuzione di nuove autovetture in tutto il continente. La rete di vendita, che copre in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea e dell’EFTA, aggiunge ulteriori €1.6 miliardi al PIL europeo, mentre ricerca e sviluppo, produzione e forniture portano il valore aggiunto lordo di Kia a 2.6 miliardi di euro.
Michael Cole, Chief Operating Officer di Kia Motors Europe, ha commentato: “La nostra produzione europea e le nostre quote di mercato continuano a crescere di anno in anno grazie agli ingenti investimenti che il Brand ha fatto nell’area. A sostenere la crescita di Kia è lo sviluppo e l’espansione della nostra rete di vendita in Europa. Abbiamo oltre 2.000 concessionarie in 30 mercati, che vendono i nostri migliori e più recenti prodotti, fornendo un servizio post-vendita di altissima qualità alla nostra crescente base clienti. Siamo soddisfatti di vedere che questo report riconosce l’entità del nostro contributo alla crescita economica di tutto il continente”.
Barbara Premoli