Oltre 5.300 laureati di 23 Paesi diversi – dal Brasile all’Australia, dalla Cina alla Germania, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, oltre, ovviamente, all’Italia – hanno cercato di dimostrare di possedere l’F-Factor, un quid che li potesse rendere tanto speciali da poter raggiungere l’opportunità di dimostrare il proprio talento in una delle aziende simbolo dell’eccellenza, la Ferrari.
Nelle scorse settimane tante sono state le domande di partecipazione al Ferrari Graduate Program, provenienti da atenei prestigiosi come la Oxford University, il MIT di Boston, la Stanford University, l’Imperial College e la London Business School di Londra, la Tsinghua di Pechino, i Politecnici di Parigi, Milano e Torino (nonché quello di Modena, che ha la più lunga tradizione di rapporti con il Cavallino Rampante) e tanti altri ancora.
Il programma offrirà l’opportunità a cinque talenti, laureati con il massimo dei voti, di dimostrare le proprie capacità nell’ambito dell’azienda grazie ad un contratto di assunzione a tempo indeterminato, preceduto da uno stage semestrale.
Dopo un accurato processo di selezione, è arrivata la fase decisiva, che si concluderà il prossimo 22 gennaio. Sono solo 96 gli ammessi alle interviste individuali, che si svolgono online. Le interviste riguardano naturalmente il percorso formativo e accademico del candidato ma sono orientate anche ad individuarne le capacità di innovazione e di risolvere le sfide tecniche e manageriali che si richiedono a chi desidera lavorare in un’azienda simbolo di eccellenza e avanguardia come la Ferrari. I migliori candidati saranno invitati a Maranello per affrontare l’ultimo livello di selezione: una due giorni di valutazione che si svolgerà in quattro diverse fasi durante il prossimo mese di febbraio, con l’obiettivo di iniziare lo stage ad aprile.