“Si chiude un anno di grandi difficoltà – ha commentato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia – nel quale non si sono riusciti a definire interventi significativi di rilancio del settore come la riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese e sul recupero dell’occupazione, in particolare quella giovanile. Tuttavia il Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato una Consulta Permanente dell’Automotive che nel 2014 avrà la responsabilità di affrontare in chiave sistemica i problemi del settore. L’ultimo mese dell’anno chiude con un leggero segno positivo (+1,4% e 88.705 vetture vendute) dopo 42 mesi di difficoltà – continua Nordio – ma potrebbe trattarsi di un’inversione tecnica legata ad un giorno lavorativo in più e ad un confronto con un dicembre 2012 molto pesante (-22%).
Nel complesso rispetto al 2012 si sono perse altre 100.000 unità, con un mercato a 1.303.534 immatricolazioni di autovetture (-7,1% rispetto alle 1.403.010 dell’anno scorso). Riteniamo – inoltre – che nel 2014, pur con un lieve miglioramento di alcuni indicatori economici ma in assenza di interventi incisivi, come già anticipato dal nostro Centro Studi, avremo un’inversione di tendenza puramente tecnica e non una vera ripresa, che esprimerà una crescita limitata attorno al 2,4% su base annua e 1.335.000 immatricolazioni.
Infatti, il calo registrato nella quota privati (-7,4% nell’anno) non è il risultato del cambiamento del mix canali di vendita per una migliore penetrazione nei canali noleggio e società, quanto piuttosto, la vera testimonianza della difficoltà di tanti consumatori a decidere la sostituzione della propria vettura o l’acquisto di una nuova. A dimostrazione che la ricerca di mobilità è ancora viva, alcune famiglie hanno piuttosto fatto ricorso all’usato, mercato che ha performato meglio di quello del nuovo”.
Nell’intero anno 2013, infatti, i trasferimenti di proprietà complessivi, al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei in attesa della rivendita al cliente finale), hanno segnato una stabilità rispetto all’anno precedente (+0,4%) con 4.141.295 unità. Nel solo mese di dicembre la crescita è stata del 6,9% a 346.970 passaggi di proprietà.
“E necessario – ha concluso il Presidente dell’UNRAE – che si definiscano rapidamente i possibili interventi per consentire al mercato italiano dell’auto di prendere respiro, ricordando che i primi tre mesi dell’anno valgono almeno il 30% dell’intero anno e sono, quindi, cruciali per tutto il 2014”.
Dalla raccolta contratti, secondo un primo scambio di informazioni fra UNRAE e ANFIA, emerge per il 2013 un totale di 1.308.000 contratti, in flessione del 4% rispetto ai risultati 2012. Nell’ultimo mese dell’anno, invece, quelli raccolti sono stati 106.000, in crescita di oltre il 7%.
A chiusura dell’anno, la consueta analisi UNRAE della struttura del mercato evidenzia i trend principali che hanno caratterizzato il 2013 sul fronte delle alimentazioni, dei canali di vendita, dei segmenti, delle carrozzerie e delle aree geografiche. In particolare, come ricordato, la flessione degli acquisti dei privati è stata leggermente superiore a quella del mercato complessivo, facendo perdere altri due decimi di punto di quota, che nell’intero 2013 si ferma al 63,6%. Flessione simile nel totale anno anche per le società (-7,6%), con una quota stabile al 17,8%, mentre il noleggio, in calo del 5,8% nell’anno, si porta al 18,6% del totale.
Il 15,2% del mercato è rappresentato dalle alimentazioni alternative: il Gpl si ferma all’8,9% del totale, mentre recuperano in volume e quota le motorizzazioni a metano (+1,4 punti percentuali, al 5,2% di rappresentatività), le ibride che raddoppiano i propri volumi (+118,4%) e le elettriche (870 unità). Segnali di flessione nel 2013, invece, per le alimentazioni tradizionali (-5,9% per il diesel e -14,1% per la benzina), anche se negli ultimi mesi il diesel ha segnato un recupero. Questo ultimo si porta, infatti, al 54,1% di quota mentre la benzina scende al 30,7%.
Al calo in volume di tutti i segmenti di mercato, si contrappone l’andamento delle utilitarie, che crescono dello 0,5% nel totale 2013, raggiungendo il 41% di quota. Sul fronte delle carrozzerie, sostanziosi cali a doppia cifra per tutte, ad eccezione delle berline che flettono in linea con il mercato, e performance in contrapposizione per le crossover (+18,3%, raggiungendo il 10,8% del totale) ed i monovolume piccoli (+29%, al 7,2%).
L’area centrale del nostro Paese è quella che flette meno del mercato, segno di un lento ma progressivo riadeguamento, in seguito agli stravolgimenti territoriali delle immatricolazioni che hanno fatto seguito alla modifica dell’Ipt. Il Centro, tradizionalmente il più rappresentativo in termini di volumi, si ferma anche quest’anno al 3° posto nella classifica delle vendite, preceduto dal Nord Ovest e Nord Est.
Barbara Premoli