Michael Schumacher lo conosciamo bene, è la sportività e l’agonismo allo stato puro. E tra le sue grandi passioni da sempre c’è lo sci. L’abbiamo visto tante volte in azione a Madonna di Campiglio durante l’evento Wrooom, quando correva per la Ferrari (la foto è appunto della manisfestazione 2001). In vacanza con la famiglia a Meribel, domenica mattina poco dopo le 11 Schumi stava sciando col figlio quando è caduto battendo la testa contro una roccia. Nonostante indossasse il caso e non fosse solo, come ha detto la sua portavoce di sempre Sabine Kehm, è stato trasportato subito in elicottero all’ospedale di Grenoble, ma è arrivato già in coma.
Come si legge nel bollettino medico, diramato alle 22.45, “Michael Schumacher è in condizioni critiche dopo l’incidente occorsogli mentre sciava ed è in coma. Al suo arrivo soffriva di un trauma cranico grave, con annesso coma, per il quale si è reso necessario un immediato intervento neurochirurgico. Resta in condizioni critiche“. Il prossimo bollettino è fissato per lunedì mattina alle 11.
In questo momento è inutile e superfluo ricordare i 7 Titoli, la carriera stratosferica e la figura carismatica di Schumacher, che compirà 45 anni il 3 gennaio. Unico, come pilota e uomo. Conoscendolo bene, l’unica cosa che vogliamo e possiamo fare adesso è pregare e lottare con lui. Michael, ti aspettiamo tutti, la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi colleghi, i tuoi tifosi. Quindi, adesso svegliati! Perché domattina pretendiamo notizie positive e di sentirci dire che l’emergenza è rientrata, tu sei sveglio e non vedi l’ora di tornare a casa. È l’unica cosa che conti.
Barbara Premoli