La cena di Natale in casa Ferrari è stata anche l’occasione per fare il punto sul futuro, non solo della Scuderia ma di tutto il movimento della Formula 1, in particolare alla vigilia di un anno di grandi cambiamenti regolamentari come il 2014.
“Ci saranno grandi novità, alcune fortemente volute da noi, come il ritorno, peraltro ancora parziale, dei test” – ha detto Luca di Montezemolo – “Il progetto del nuovo powertrain è stato molto impegnativo ma è davvero affascinante. E’ fondamentale che ci sia un riequilibrio fra i fattori che fanno la differenza: non era più possibile andare avanti con una Formula 1 in cui l’aerodinamica contava per il 90%. L’anno prossimo l’affidabilità e la capacità di adattamento dei piloti ad un modo di gestire le gare che sarà molto diverso”.
Proprio su questo aspetto Montezemolo ha espresso qualche preoccupazione: “Credo che saranno gare ancor più complicate da seguire rispetto a quanto già non lo fossero in passato. Mi preoccupa pensare che si possano vedere in certe fasi dei piloti che più che correre sembrino dei tassisti, con tutto il rispetto per la categoria. Bisognerà spiegare bene che cosa succederà in pista se non vogliamo correre il rischio di vedere diminuire ancora il numero di spettatori, sia sulle tribune che davanti alla televisione. E’ positivo tutto questo per la Formula 1? Non lo so, vedremo come andranno le cose: è comunque importante che ci sia aria nuova”.
Fra le novità del 2014 c’è l’assegnazione di un punteggio doppio in occasione dell’ultima gara della stagione, il Gran Premio di Abu Dhabi. Schietto il giudizio di Montezemolo: “Non è che mi sia piaciuta molto quest’idea, mi sembra un po’ artificiale e poco sportiva. Credo che sia il momento di sederci attorno ad un tavolo insieme alle altre squadre per discutere l’approccio complessivo alla Formula 1 e voglio organizzare a questo scopo un incontro per la seconda metà di gennaio qui a Maranello. Vorrei parlarne in maniera costruttiva, senza discutere alcunché riguardante la competitività ma facendo proposte in maniera trasparente, senza accordi sotto banco. Ci vuole più dialogo fra i team quando si parla dei problemi della Formula 1”.
Uno degli argomenti all’ordine del giorno è quello relativo ai costi. “Siamo favorevoli ad un piano triennale di riduzione che però va fatto in maniera graduale e tenendo conto delle caratteristiche di ciascuna squadra” – ha detto il Presidente della Ferrari – “Torna d’attualità il tema della terza macchina: ad esempio, sappiamo che c’è una squadra americana che sarebbe pronta ad entrare in Formula 1 se potesse utilizzare una nostra vettura. A questo proposito, non possiamo prescindere dagli USA quando pensiamo al futuro così come non si può pensare di mettere in discussione alcune gare storiche”.
Fra un tortellino e una fetta di cotechino si è parlato anche dei due protagonisti del biglietto natalizio della Formula One Management, Bernie Ecclestone e Jean Todt, simbolicamente uniti in matrimonio proprio da Montezemolo. “Mi aspetto che Todt, al suo secondo mandato, ora che conosce bene ogni ambito della Federazione dia un impulso per la sua modernizzazione: c’è bisogno d’innovazione, anche in quel settore” – ha detto Montezemolo – “Con Bernie Ecclestone parlo spesso: finché c’è lui ci sarà sempre un certo tipo di gestione ma quando, prima o poi, si arriverà ad una conclusione allora cambierà anche la struttura. Non ci sarà più un numero uno ma semmai una struttura con al vertice una persona che abbia un funzione simile a quella di un amministratore delegato di un’azienda. E’ vero che abbiamo adesso un impegno fino a tutto il 2020 ma siamo già alle porte del 2014, quindi non è che manchi poi così tanto tempo….”.