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India: Seb vince e mette a segno un poker da sogno
Sebastian Vettel conquista anche il GP dell’India e chiude matematicamente il Mondiale, con tre gare d’anticipo, confermandosi Campione per la quarta volta consecutiva. La gara è un continuo decifrare le strategie delle varie squadre. I piloti partiti con le gomme morbide sono costretti a stint corti per non rovinare il passo gara, mentre chi è partito con gomme medie può andare avanti senza problemi.
Ottima la partenza di Felipe Massa, che nei primi 30 secondi di gara guadagna tre posizioni su Webber e le due Mercedes. Alonso invece è protagonista di una toccata con Webber (a sua volta impegnato a prendersi a sportellate con Raikkonen) e ci rimette l’ala anteriore, compromettendo di fatto tutto il resto della gara. Toccata anche con Button che gli ‘rovina’ lo sterzo. Vettel cambia subito andando sulle medie, e si trova in mezzo al traffico mentre Felipe va in testa al GP. Il tedesco, su una Red Bull come sempre fenomenale, ci mette poco a recuperare il tempo perso e inizia una lotta a distanza con Webber, partito con le medie. Nel gioco delle strategie Vettel si ritrova, infine, davanti al compagno di squadra, che ancora una volta è costretto al ritiro per un problema sulla Red Bull numero 2.
A due terzi di gara la posizione di Vettel è congelata, ma è dietro che inizia la lotta per il podio. Le due Lotus puntano ad una sosta in meno rispetto agli altri. Grosjean riesce a gestire le gomme meglio di Raikkonen, secondo fino a pochi giri dal termine. Il finlandese viene superato da Rosberg, prima, subisce il recupero di Grosjean (a sportellate) e Massa (finirà ottimo 4°), e infine a 2 giri dalla fine è costretto a cambiare gomme per non rimanere sui cerchi. Finirà 7° con la consolazione del giro più veloce.
Il podio è quindi Vettel, Rosberg, Grosjean, con il tedesco che in barba ai regolamenti regala alcuni tondi di fronte alla tribuna principale prima di lasciare la sua monoposto sulla griglia di partenza. Felipe Massa fa il possibile con una Ferrari che perde il secondo posto nel Costruttori, mentre un ottimo Sergio Perez finalmente porta la McLaren nei primi posti arrivando 5°. Sesto posto per un Hamilton in ombra, davanti a un Raikkonen che avrà da recriminare per la strategia, al duo Force India con Di Resta e Sutil (a punti nella gara di casa) e Ricciardo che chiude la top 10 davanti ad Alonso.
E chiudiamo con lui, il 26enne in apparenza “normale” che conta 36 vittorie in carriera su 117 GP, 10 su 16 nel 2013, 43 pole, 59 podii e che per una volta ha sbarellato, schiacciato dalla gioia. “Sono senza parole”, ha detto sul podio, “ho passato il traguardo ed ero vuoto. Una stagione fenomenale. A fine gara, Rocky mi ha detto di fare la solita procedura, ma stavolta no, ho sentito che era la cosa giusta, anche se di solito non ci viene concessa. Vincere queste ultime gare non è stato facile come molti possono credere. Ed è bello sentire di essere finalmente accettato”.
Highlights: in Lotus è lotta dura tra il partente Kimi e il team, come si è visto nel faccia a faccia con Grosjean, definito da Alan Permane “deludente”. Senza contare il colorito scambio via radio con un ingegnere che diceva: “Kimi, get out of the f***ing way” e il pilota che rispondeva: “Don’t f***ing shout at me”. Scommettere sul divorzio anticipato paga pochissimo… E commissari implacabili: i donuts sono costati a Vettel una reprimenda e 25.000 euro di multa al team.
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