Cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia, funziona così anche in F1… La prova la si è avuta oggi ad Abu Dhabi dove a dominare, anche se in modo meno schiacciante di quanto ci avesse abituati, è stata sempre è comunque la Infiniti Red Bull Racing, che ha occupato la prima fila, con la pole conquistata però da Mark Webber, la seconda della stagione e la 13° in carriera (eguaglia così il connazionale Jack Brabham) e la 9° della stagione per il team, dopo le 7 di Vettel.
Alle loro spalle le Mercedes di Nico Rosberg e Lewis Hamilton, entrambi in cìma alla lista dei tempi prima del Q3 decisivo ma impotenti di fronte al passo dei Campioni 2013. Nell’ultima sessione, tutti tranne Ricciardo, Perez e Massa hanno effettuato due run. Vettel ha fermato il cronometro sull’1.40.091, davanti alle due Mercedes, con Webber in apparente difficoltà rispetto ai tre. Ma un giro finale impeccabile ha portato l’australiano a un tempo di 1.39.957 (unico sotto l’1.40!) e nemmeno il compagno di squadra è riuscito a far meglio.
Terzo Rosberg, davanti ad Hamilton, che si è girato ed è rimasto fermo nell’ultimo e decisivo run (in apparenza scivolato dopo aver messo le ruote sull’erba sintetica, ma secondo lui per qualcosa che non andava al posteriore), con la Lotus di Kimi Raikkonen 5°.
Ottima qualifica, di nuovo, per Nico Hulkenberg, che ha portato la sua Sauber in 6° posizione, davanti a Romain Grosjean e alla Ferrari di Felipe Massa, con la Toro Rosso di Daniel Ricciardo a chiudere la top 10.
Manca qualcuno, sì, Fernando Alonso, per la prima volta fuori dal Q3 nel 2013. Dopo un primo run nel Q2, lo spagnolo è tornato in pista con un set di soft nuove, ma ha abortito il primo giro in seguito a un errore e nel secondo non è riuscito a migliorare l’11° tempo. Colpa delle soft che danno il meglio nel primo giro lanciato? Questa la versione ufficiale, anche se qualcosa non torna, visto che più volte nel Q1 e Q2 avevamo visto dei grandi intermedi da parte di Fernando che, da parte sua, si è limitato a ripetere il solo ritornello, ovvero che la gara è domani…
Stessa sorte per Jenson Button, dopo quella che l’inglese ha definito un’insolita perdita di grip rispetto alle ultime libere di questa mattina. Fuori in Q1, invece, la Sauber di Esteban Gutierrez e la Force India di Adrian Sutil, con Giedo van der Garde davanti nel duello Caterham/Marussia, mentre Jules Bianchi (20°) perderà 5 posizioni in griglia per la sostituzione del cambio, in seguito all’incidente nelle terze libere.
Tutto finito? No, sarebbe troppo bello… La classifica oggi è più provvisoria che mai: a inizio weekend, i commissari avevano avvisato i piloti di evitare di finire con le quattro ruote fuori dalla riga bianca, pena la cancellazione del tempo. In diversi, Webber incluso, l’hanno fatto e attendere per sapere quale sarà la decisione definitiva. Certo sarebbe una vera beffa per l’australiano, finalmente (guarda caso…) in pole a tre gare dall’uscita dalla Formula 1. A fine qualifica Chris Horner è stato chiaro in proposito: piloti liberi di correre e difficile che Vettel, se dovesse essere in testa, ceda la vittoria a Mark. Da non credere, vero? Troppo attaccato ai record, il ragazzo, anche se fino a poco tempo fa diceva di non farci caso…
Barbara Premoli