Toyota Motor Corporation è stata premiata per il suo impegno nella promozione della sostenibilità, attraverso la riduzione, il riutilizzo e il riciclo delle risorse. Il “3R Awards” (evento organizzato in Giappone dal ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria e che premia le aziende con i migliori risultati dal punto di vista delle tre “R”, e cioè ridurre, riutilizzare e riciclare) di quest’anno, hanno visto Toyota e Toyota Tsusho Corporation aggiudicarsi il “Prime Minister’s Prize 2013”.
Toyota, insieme alla Sumitomo Electric Industries, ha inoltre ottenuto il premio speciale “Rare Metal Recycling Award” (assegnato dalla Japan Environmental Management Association for Industry e annunciato l’11 ottobre scorso in occasione degli “Awards for Resources Recirculation Technologies and Systems”) per aver realizzato un sistema per il recupero del tungsteno.
Toyota è stata uno dei primi costruttori nel settore Automotive ad aver affrontato in maniera concreta la questione dello smaltimento dei veicoli. Nel 1970 il brand, insieme alla Toyota Tsusho Corporation, ha infatti fondato la Toyota Metal Co. Ltd., il primo impianto di smaltimento mai realizzato da un costruttore automobilistico. Le 17 aziende riconducibili al gruppo Toyota (incluse TMC e la Toyota Tsusho Corporation), che da sempre prendono in seria considerazione la questione dello smaltimento delle vetture, hanno sviluppato per questo un ampio ventaglio di soluzioni per il recupero dei materiali di cui un’automobile è composta.
Recentemente Toyota si è inoltre imposta come leader nel recupero delle componenti dei sistemi ibridi. Al 30 settembre 2013, le vendite globali di vetture ibride Toyota e Lexus hanno raggiunto un totale di 5,7 milioni di unità. Oltre a questo, Toyota è diventata anche il primo costruttore a impegnarsi nel recupero del nichel-metal idruro (NiMH) e dei magneti utilizzati per la realizzazione delle batterie, confermando così la sostenibilità dei sistemi ibridi, già dimostrata attraverso la capacità di ridurre le emissioni di CO2 e i consumi di carburante.
Riutilizzo e riciclaggio della batterie al NiMH
Dal 1998 a oggi, Toyota ha recuperato le batterie al nichel-metal idruro di circa 30.000 veicoli, pari a circa l’80% delle vetture ibride rottamate in Giappone. Fino a poco tempo fa da queste batterie poteva essere recuperato soltanto l’acciaio inossidabile. Recentemente, però, grazie alla collaborazione con la Sumitomo Metal Mining Co. Ltd., sono stati sviluppati nuovi sistemi per il recupero del nichel che nel 2010 hanno permesso lo sviluppo di un nuovo business incentrato sul riutilizzo di questo elemento chimico per la realizzazione di nuove batterie al NiMH.
Nel 2012 Toyota è diventata il primo costruttore automobilistico a sviluppare una tecnologia capace di sfruttare le vecchie batterie al NiMH per poi riutilizzarle all’interno di sistemi di alimentazione ricaricabili.
Recupero delle componenti magnetiche
Nel 2012 Toyota ha creato il primo sistema al mondo per il riutilizzo del neodimio e del disprosio, due metalli rari impiegati nella realizzazione dei magneti, con lo scopo di sfruttare in maniera ottimale le ormai insufficienti risorse naturali disponibili sul pianeta.
Toyota sta lavorando inoltre al recupero dei metalli rari utilizzati sui veicoli convenzionali. Nel 2010 il brand ha collaborato con la Sumitomo Electric Industries per il recupero del tungsteno, un elemento utilizzato per la produzione di utensili in acciaio. A oggi, questa collaborazione ha consentito il riutilizzo di 75 tonnellate di tungsteno.
Barbara Premoli