Alla soglia dei 30 anni, Auto e Moto d’Epoca di Padova si conferma l’appuntamento irrinunciabile per il motorismo storico e per suoi appassionati. Si è infatti attestata su 60.000 visitatori, avvicendatisi da giovedi 24 a domenica 27 ottobre negli 11 stand della fiera veneta. Una grande manifestazione che si sta guadagnando l’apprezzamento non solo di club, rivenditori ed esperti del settore ma anche delle Case ufficiali, probabilmente quest’anno attirate anche alla cancellazione del Motor Show di Bologna e dalla crescente prestigiosità della vetrina padovana, soprattutto a livello internazionale, come dimostra la presenza di numeroso pubblico straniero.
Una formula, quella escogitata da Intermeeting e dal suo patron Mario Carlo Baccaglini, volta a trasformare il mondo dell’auto d’epoca in uno stile di vita e in una cultura da diffondere e rendere alla portata di tutti.
Passeggiando tra i 90.000 mq d’esposizione, scopriamo come il settore storico sia sempre più un ambito importante per le Case automobilistiche. Fra quelle che celebrano anniversari importanti, Porsche con i 50 anni della 911, un modello diventato un mito entrato a far parte dell’immaginario comune come pochi altri. Padova è il gran finale di un anno di eventi e manifestazioni – organizzati insieme ai club e a Porsche Italia – che ne hanno ricordato il geniale progetto e i successi sportivi e di mercato.
Momenti clou della kermesse sono stati il grandioso raduno 911 a Prato della Valle, nel cuore di Padova e i concerti Jazz nello storico caffè Pedrocchi, uno dei locali noti per gli aperitivi “Spritz” che in questa zona trovano origine. Il raduno ha concluso anche il bellissimo “Italian Tour 911 50 Years” che ha portato in giro per il Bel Paese ben 1.500 vetture fra paddock, circuiti ma anche piazze, borghi, strade panoramiche e meravigliosi paesaggi. Allo stand invece, spazio per altre prime donne come una fiammante 356 del 1950, la 911 GT3 CUP 2014, ultimo gioiello della casa di Zuffenhausen e l’estrema 911 RSR del Porsche Museum, seconda alla Targa Florio del 1973.
Poco distante, Mercedes-Benz con il suo Registro Storico Italiano, festeggia il Secolo delle berline della gamma S e i 50 anni della SL Pagoda. Due modelli iconici, due filosofie di automobile sempre presenti e sempre parallele nella produzione della Casa tedesca: la berlina per eccellenza, insieme di contenuti tecnologici, motoristici e di sicurezza sempre all’avanguardia nel tempo, simbolo di uno “status” e identificativa di una classe sociale per cui l’immagine passa anche attraverso il veicolo che guida e la spider, la vettura en plein air che però non rinuncia al comfort e al fascino di una vera Mercedes.
Due auto che hanno saputo rinnovarsi giungendo fino a oggi, come dimostra la ricca esposizione di cui i visitatori hanno potuto godere: dalla celebre S “Ponton” degli anni 50 (la prima ad avere i parafanghi uniti al resto della vettura beneficiando in omogeneità e modernità della linea) alle Serie S vere e proprie come la W111/112, la W126 disegnata dall’italiano Bruno Sacco e l’attuale W222, lo stato dell’arte delle berline di lusso in commercio. A latere, poi, interessante l’esposizione del programma Mercedes First Hand (che festeggia 30 anni) dedicato al controllo e al monitoraggio dell’usato garantito dalla Casa.
Altro anniversario che non si poteva non celebrare, i 30 anni della Peugeot 205, che rivoluzionò il settore delle utilitarie riscrivendone le regole. Nello stand della casa di Sochaux, presente uno dei soli 10 esemplari venduti in Italia di 205 GTI 1.9 Gutmann – nome del preparatore tedesco che trasformava la già “pepata” berlinetta sportiva in un vero missile da strada – una 205 Turbo16 Stradale, la sua gemella Grand Raid vincitrice dell’edizione 1988 della mitica Parigi-Dakar con Juha Kankkunnen e Juha Piironen e l’ultima nata, la cattivissima 208 GTI.
Per la prima volta nei padiglioni di Padova, presente anche BMW che, in occasione del lancio delle nuove X5 e Serie 4, ha regalato agli appassionati la possibilità di vedere modelli come la rarissima 503, cabriolet a 4 posti prodotta negli anni 50 ma sempre offuscata dalla più sportiva 507. Auto e Moto d’Epoca è stato poi occasione per il secondo raduno nazionale della BMW Z1, eclettica spider della fine degli anni 80 già diventata un’importante pagina di storia della Casa di Monaco di Baviera.
Per il Gruppo Fiat, ufficialmente presente solo Maserati con un ampio stand dove erano esposti modelli che ripercorrevano tutta la sua storia, dalla 6CM monoposto del 1937 fino alla 3500 GT testimone dell’amministrazione dei fratelli Orsi e la Ghibli del 1967 che fa da mentore alla nuova berlina del Tridente che si onora di riprenderne il nome.
Immancabile l’importante sodalizio per il motorismo storico italiano, l’ASI, con il suo stand fulcro dell’attività promozionale e della divulgazione culturale di questo affascinante mondo, grazie all’esposizione di un sidecar Indian perfettamente conservato e di una splendida Lancia Aurelia B20 GT e alla presentazione di sette libri che si occupano di ambiti diversi ma ugualmente interessanti dei veicoli d’antan. Presente anche l’ACI, che persiste nel suo intento di creare ACI Storico, il proprio club dedicato ai motori d’epoca.
La Fiera è stata poi costellata da un’infinità di eventi, mostre, incontri con autori di testi dedicati, possibilità di fare una foto con piloti e sportivi famosi come Dindo Capello, presente nello stand Audi – tutto dedicato alle competizioni – insieme alla R18, recente trionfatrice della 24 Ore di Le Mans. Fra le auto da competizione, vanno poi citate la splendida Porsche-Rothmans 956 sport prototipo del 1982 e la Ferrari 126C Turbo di Gilles Villeneuve, accompagnata, quest’ultima, da altri modelli del Cavallino provenienti dal recentemente rinnovato Museo di Maranello.
Fra le iniziative più interessanti, la seconda edizione di “Povere ma Belle”, concorso dedicato ad auto con più di 25 anni e un valore massimo di 12.000 €. Gli esemplari erano esposti nel piazzale esterno dove i passanti potevano fare un tuffo in un passato nemmeno troppo lontano: chi non si ricorda la Fiat 127 Top dello zio che veniva a trovarci la domenica? O la Citroen CX del vicino di casa che imperava in cortile? O ancora la Renault 4 che il papà aveva regalato alla mamma per i 25 anni di matrimonio?
Come ogni fiera che si rispetti, vastissima la possibilità di fare acquisti: a Padova, trovare l’auto dei propri sogni, è un’eventualità matematicamente certa, sia che vogliate spendere 1000 €, sia che siate disposti a staccare assegni a 5 zeri… sterminata la proposta di Fiat 500 di tutte le serie a prezzi d’affare. Molti i modelli particolari spesso introvabili, le solite “sparate” fuori mercato ma soprattutto alcune ghiotte occasioni per la felicità degli appassionati e per il rilancio del mercato delle storiche, in forte crescita soprattutto tra i giovani. A proposito, di questi ultimi, in giro per Padova Fiere se ne sono visti veramente parecchi, quest’anno…
Luca Marconetti