C’è un’Italia che non si arrende. C’è una parte di Paese intraprendente e tenace, anche se nascosta e non sempre facile da individuare, che ha deciso, rischiando, di farsi carico del proprio destino e impegnarsi per cercare di trasformare una difficoltà in opportunità, una passione nel mestiere della propria vita. Provando a realizzare, pur tra mille difficoltà, un sogno comunque “possibile”.
Questa Italia, giovane e dinamica, ha i volti di Michael, Ruben, Mariella e i suoi soci Marco, Lorenzo e Yari. Sei ragazzi, per tre storie di “ordinario successo”, che tuttavia mai avrebbero potuto pensare di arrivare, un giorno, ad anche solo immaginare di essere conosciuti da milioni di persone. Invece è proprio quello che succederà.
Michael, Ruben e Mariella con Marco, Lorenzo e Yari sono infatti i vincitori di “Dacia Sponsor Day”, il concorso con il quale Dacia, in collaborazione con Udinese Calcio, ha regalato la possibilità a piccoli imprenditori e professionisti di diventare main sponsor della squadra bianconera. Concretezza, solidità, dinamismo e razionalità. Ma anche la capacità di raggiungere i loro obiettivi senza sprechi e fronzoli, sono le caratteristiche che accomunano Ruben, Michael, Mariella e i suoi soci. Gli stessi valori che ispirano e continuano ad alimentare la partnership vincente tra Udinese Calcio e il marchio Dacia del Gruppo Renault. Per tre importantissime partite del girone di andata, infatti, Dacia main sponsor dell’Udinese Calcio, resta negli spogliatoi per lasciare il posto più prestigioso sulla maglia dei calciatori bianconeri proprio a loro, ai vincitori di questo singolare concorso, con le loro storie di vita e di lavoro.
Domenica 27 ottobre, nell’importantissima partita contro la A.S. Roma, prima in classifica, è Michael Nino, imbianchino di Villadossola (VB) a vivere da protagonista il più grande palcoscenico sportivo italiano.
Giovanissimo, 26 anni, da 6 percorre ogni giorno col suo furgone in lungo e in largo la Val D’Ossola e le valli vicine. “E’ un territorio montuoso – racconta – e i clienti non sono sempre facili da raggiungere. Per questo – sottolinea – già alle 6 di mattina c’è la sveglia che suona e con il mio braccio destro, il furgone intendo, arrivo ovunque ci sia bisogno di imbiancature, verniciature, lavori in cartongesso. Eppure il percorso scolastico intrapreso da Michael avrebbe fatto presagire un mestiere diverso. Studia Agraria e a conclusione del quinto anno diventa Perito Agrario. “Tra le prime esperienze – ricorda – un periodo di stage svolto in un maneggio. Certo, mi piace il lavoro all’aria aperta. Non ce l’avrei fatta in un ufficio o in fabbrica. Ma quella non era la mia strada. Mi piacciono i colori, lavorare anche con la fantasia”. Così, guardando i genitori, Michael dice “Io ci provo. Semmai, chiudo. Di imbianchini in zona ce ne sono. Ma non così tanti e fantasiosi come me”. Ma nella sua vita, una grande passione: il calcio. “Sono difensore centrale, gioco in Promozione, nel Piedimulera. Non ce l’ho fatta da giocatore e ora non posso credere di entrare in uno stadio di serie A da sponsor di una squadra come l’Udinese”. E se non riusciva a crederci lui, figuriamoci i suoi amici e compagni di squadra. Abituati ai continui scherzi di Michael, come l’ultimo “quando ho chiamato facendo la parte di un produttore di un noto talent show”, non gli hanno creduto quando ha detto loro che sarebbe stato lo sponsor del club friulano. Ma stavolta è tutto vero “e dovrò offrire a tutti una pizza. Ma va bene. Essere sulle maglie dell’Udinese, nel giorno della partita contro la Roma, ripaga di tutti gli sforzi, dei sacrifici fatti”.
Domenica 3 novembre, a prendere il posto di Dacia sulle maglie dei campioni bianconeri nella partita Udinese-Inter, sarà invece Ruben Ferrari, ironia della sorte, tifoso milanista.
In quest’appuntamento, le quattro ruote lasceranno il posto alle due ruote. Infatti, l’azienda di Ruben, tutta centrata sull’emergente business delle biciclette, prenderà il posto di Dacia sulle maglie dell’Udinese. 34 anni, nato a Tione di Trento (TN), Ruben ha infatti da sempre la passione della Mountain Bike. Una passione che, dopo tante vicissitudini, ha saputo trasformare nel suo mestiere. A Bagolino in provincia di Brescia, a pochi chilometri dal piccolo paese di Bondone (TN) in cui vive, Ruben ha messo su “facendo i salti mortali – racconta – un piccolo negozio di vendita e riparazione di biciclette”. Un lavoro che ha imparato sul campo facendo, come spesso accade, di necessità virtù iniziando “con le piccole riparazioni che da solo provvedevo a fare alle mie bici. Le stesse – dice – utilizzate nei 2 Campionati Italiani Endurance a cui ho partecipato e nelle altre gare nella mia carriera da ciclista”. Ma correre in bici difficilmente può diventare un lavoro con cui si vive. Meglio ripararle. E ancor di più venderle. Così, dopo i tanti lavori fatti, cambiati e qualche delusione incassata “giungo ad un bivio e dopo dieci anni passati a fare il tipografo decido di prendere in mano la mia vita. E decido di trasformare la mia passione nel mio lavoro”. Tanta è la professionalità, continuamente alimentata con corsi di formazione e aggiornamento, la dedizione e la passione che Ruben mette nel suo lavoro, che alcuni suoi clienti sono disposti a fare anche un’ora di macchina per raggiungere il suo negozio. Allo stadio Ruben non è mai stato “tranne che per un Trofeo Berlusconi, tantissimi anni fa” a vedere il suo Milan. E mai avrebbe immaginato di entrarci, praticamente per la prima volta, dall’ingresso principale, quello degli spogliatoi, con il nome del suo negozio “Red Bike” stampato sulle maglie di Antonio Di Natale e Luis Muriel che giocheranno, domenica 3 novembre, un particolare derby, tutto dedicato a Ruben, contro i nero azzurri rivali da sempre della sua squadra del cuore.
Domenica 24 novembre, nella partita Udinese-Fiorentina, sarà infine la volta di “Grandma”, il bistrot romano di un gruppo di giovani ragazzi, amici fin dall’infanzia.
Mariella De Guglielmo, 28 anni, è l’unica donna di un gruppo di quattro amici che, dopo aver condiviso gli anni della scuola e dell’adolescenza nel quartiere romano di Monteverde, hanno deciso di diventare anche soci, aprendo al Quadraro Vecchio, storico quartiere nella zona sud della Capitale, un piccolo Bistrot dalle mille sfaccettature: il “Grandma”. Trasferitasi da piccola da Milano a Roma con la famiglia – “i miei genitori sono del Sud e volevano semplicemente riavvicinarsi un po’ alla loro terra d’origine” – Mariella è l’unica non romana del gruppo. Ha studiato fashion design e lavorato come responsabile degli allestimenti e vetrinista per diversi brand. Ma la passione e il talento di Mariella col tempo vanno ad incastrarsi, come i pezzi di un puzzle, con le ambizioni e gli interessi di Marco, 27 anni, Lorenzo e Yari, 30 anni entrambi, creando quel concentrato di musica, arte e buona cucina che darà vita, in un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, al locale dei loro sogni. Il “Grandma” nasce nel dicembre 2011, dopo 5 mesi di ristrutturazione di un locale da anni abbandonato, che questi 4 ragazzi hanno ricostruito da soli, con le loro mani e la loro fantasia. Un bistrot, ma anche un luogo di incontro, studio e lettura. Dove il pane è quello fatto in casa. E la birra, è quella che Yari, appassionato di gastronomia artigianale, ha sperimentato e fatto da sé. Per poi proporla ai clienti del bistrot. Con un evidente risparmio e la possibilità di offrire prodotti di qualità ad un prezzo ragionevole. “Offriamo buona musica, ospitando gruppi emergenti, e la cucina ereditata dalla tradizione delle nostre nonne, a cui il nome Grandma fa esplicito riferimento. Fino ad oggi non eravamo tifosi di calcio – racconta Mariella – ma di certo in una delle pareti del locale troverà un posto d’onore la maglia dell’Udinese con il nostro nome”.
“È gratificante pensare – ha detto Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione e Immagine Renault Italia – che delle piccole realtà imprenditoriali possano emergere e farsi notare grazie ad un’iniziativa lanciata dalla nostra azienda: “Dacia Sponsor Day”. Nelle prossime tre partite dell’Udinese contro la Roma, l’Inter e la Fiorentina apparirà il nome di ciascuno dei tre vincitori sulle maglie dei giocatori, mentre noi restiamo in panchina. Questo darà una visibilità nazionale alle loro attività commerciali. Ci auguriamo che quest’opportunità, unica nel suo genere, permetta a ciascuno di loro di espandere ulteriormente il proprio business com’è stato per Dacia in questi ultimi anni”.
“Ringraziamo la Dacia – ha dichiarato il Presidente dell’Udinese Calcio Franco Soldati – per essere al nostro fianco. Lo spirito che ha animato questa straordinaria iniziativa ci ha colpito e per noi è motivo di grande soddisfazione essere i primi a proporre un nuovo modo di intendere la sponsorizzazione. Un’idea innovativa che apre nuove strade e assume un significato molto profondo in questo periodo di crisi economica. Dare ad un piccolo imprenditore la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico attraverso il calcio di serie A, è un’opportunità dal valore inestimabile. Complimenti alla Dacia per l’idea e complimenti alle aziende che hanno creduto in questo progetto e hanno partecipato con entusiasmo al concorso”.
Barbara Premoli