Si scrive Thomas Schöffler si legge campione 2013 GTSPRINT. Il giovane pilota di Singen, classe 1993, al suo primo anno nella INTERNATIONAL SERIES, ha conquistato il titolo proprio in occasione dell’ultimo round stagionale di Vallelunga, lo scorso 13 ottobre. Oltre a primeggiare nella classifica assoluta, il driver tedesco, al volante di una performante R8 LMS schierata dalla Audi MTM, ha lasciato il segno anche nella GTS3, precedendo di 25 punti Glauco Solieri (Porsche 997 Autorlando Sport).
I numeri parlano chiaro: tre vittorie (Slovakia Ring e doppietta ad Imola in coppia con Johan Kristoffersson) e ben sei podi hanno aperto le porte del successo alla giovane promessa delle ruote coperte che quest’anno, oltre che sul supporto del campione svedese SUPERSTARS, ha potuto contare sull’esperienza di piloti altrettanto veloci ed esperti come Laurens Vanthoor, Filipe Albuquerque, Oliver Jarvis, Antii Buri ed Oliver Mayer.
Al neo campione GTSPRINT abbiamo chiesto di raccontarci a “freddo” le sue sensazioni dopo il round di Vallelunga.
Cosa si prova a essere il campione di una serie internazionale come la GTSPRINT a soli 19 anni?
E’ davvero stupendo! Poter alzare la coppa davanti alla folla di Vallelunga che mi ha davvero elettrizzato. Non nascondo che l’impresa non è stata semplice, ma abbiamo avuto una grande costanza nei risultati che ci ha permesso di raggiungere questo importante traguardo. Ci tengo molto a ringraziare la squadra Audi MTM, che ha sempre creduto in me, come i miei sponsor, rivelatisi altrettanto importanti per centrare il massimo obiettivo.
C’è stato un punto in questa stagione in cui hai pensato di non farcela?
Certamente… In Slovacchia abbiamo avuto una Gara 2 difficile ad esempio. Ma la nostra forza è stata quella di non arrenderci mai e di ciò siamo stati largamente ripagati. Penso che sia normale avere un punto di arresto in una stagione in cui ha davanti ben 16 gare da disputare, come nella GTSPRINT.
Quale è stato il circuito che ti ha dato più soddisfazioni in questo 2013?
Sicuramente Imola: doppietta con il mio amico Johan (Kristoffersson). Un vero e proprio dominio in pista. La R8 volava davvero, lì ho sentito avvicinarsi il titolo…
Quali sono stati i piloti che ti hanno impensierito di più?
Glauco Solieri e la sua Porsche senza ombra di dubbio, ma anche la Ferrari di Andii Kruglyk e Raffaele Giammaria non è stata da meno. È stato stimolante confrontarsi con altri due marchi e vetture completamente diverse dalla nostra.
Adesso che i motori sono spenti, come trascorre le giornate Thomas Schöffler?
Mi alleno molto in palestra per mantenermi in forma e sto riprendendo gli studi all’università. Sto anche studiando l’italiano. Sono stato contagiato dagli organizzatori con cui mi sono trovato benissimo in questi anni.
Barbara Premoli