Dal 23 ottobre al 3 novembre si svolge a Genova l’11° edizione del Festival della Scienza cui partecipa il marchio Fiat, in qualità di Main Sponsor e Auto Ufficiale, mettendo a disposizione dell’organizzazione anche alcune Fiat 500L 0.9 TwinAir Turbo bi-fuel a metano da 80 CV, la ‘City Lounge’ Fiat che unisce l’iconicità dello stile 500 alla funzionalità del design Made in Fiat. Già disponibile sui modelli Panda e 500L, il nuovo ‘due cilindri’ combina i vantaggi ecologici dell’alimentazione a metano con la potenza e il divertimento di guida assicurati dalla tecnologia Turbo TwinAir. Lo dimostra una potenza massima di 80 CV (59 kW) a 5.500 giri/min e una coppia massima di ben 140 Nm ad appena 2.500 giri/min. Il tutto a fronte di ridotti livelli di emissioni e consumi: i valori registrati sono rispettivamente 105 g/km di CO2 e 3,9 kg di metano ogni 100 km (ciclo combinato).
Rispetto alla versione a benzina, il ‘due cilindri’ TwinAir bi-fuel dispone di elementi specifici per il sistema di alimentazione tra cui il collettore di aspirazione, gli iniettori, il sistema elettronico di controllo del motore e le sedi valvole con geometria specifica e realizzate in materiale a bassa usura. Proprio la perfetta integrazione di tutti i componenti insieme alle tecnologie più avanzate – come il sistema MultiAir e il turbocompressore – oltre a garantire la massima affidabilità, non altera in alcun modo le prestazioni e la guidabilità durante il funzionamento a metano.
Evoluzione del modello 500, la nuova Fiat 500L Living è un’auto tutta da vivere che unisce l’inconfondibile design ‘made in Fiat ‘ con il miglior rapporto tra spazio interno e dimensioni esterne. Con l’aggiunta della terza fila di sedili, la nuova vettura è l’MPV a ‘5+2 posti’ più compatto della sua categoria: infatti, in soli 4,35 metri ha posto per 7 persone oppure per 5 persone e un bagagliaio da ben 638 litri di carico, il più grande della sua fascia di mercato. Il nuovo modello diventa così la prima vettura per l’intera famiglia confermandosi un modello trasversale grazie al suo stile e alle sue doti di funzionalità ed efficienza. Ancor più vero se si considera che la 500L Living 0.9 TwinAir Turbo bi-fuel a metano da 80 CV è la soluzione ideale per un cliente sempre più attento alle tematiche ambientali ma anche alla spesa. Infatti, da alcuni anni si registra una crescente sensibilità da parte dei consumatori sia al rispetto ambientale – è una delle voci più importanti tra le motivazioni d’acquisto di un’auto – sia l’accessibilità economica, un requisito imprescindibile tanto al momento dell’acquisto quanto nell’impiego di tutti i giorni.
La famiglia 500 quindi continua a crescere nell’offerta e nei risultati: infatti, 500L non è solo l’auto più venduta del suo segmento in Italia ma, da settembre è leader anche in Europa. Un risultato sostenuto anche dall’apertura degli ordini della motorizzazione a metano che in Italia vale circa il 30% delle vendite totali del modello. E ora la motorizzazione TwinAir Turbo da 80 CV debutta anche sull’evoluzione della dell’icona lanciata nel 2007, la Fiat 500L Living.
Sul fronte dei combustibili alternativi, Fiat ritiene che la propulsione a metano sia attualmente la scelta tecnologica più appropriata per contribuire a ridurre l’inquinamento nelle aree urbane e contenere le emissioni di CO2. I propulsori alimentati a metano riducono al minimo le emissioni più nocive come il particolato (ridotto praticamente a zero), gli ossidi di azoto e gli idrocarburi più reattivi che causano la formazione di altri inquinanti. Inoltre, rispetto al funzionamento a benzina, evidenziano una riduzione di CO2 del 23 per cento. Dunque, il metano è il carburante più “pulito” ed economico oggi disponibile oltre a essere potenzialmente una fonte rinnovabile grazie allo sviluppo del biometano.
Da oltre 15 anni il Gruppo Fiat è il principale produttore europeo di veicoli di primo impianto a metano (OEM), l’unico a offrire la più ampia gamma eco-friendly con alimentazione bi-fuel (metano/benzina) che soddisfa le esigenze di una vasta categoria di clienti, compreso il settore professionale del trasporto merci: dal 1997 Fiat ha venduto oltre 560 mila tra vetture e veicoli commerciali Natural Power.
Fiat ha di fatto creato un nuovo mercato, in cui solo recentemente sono arrivati altri costruttori. In questi anni il Gruppo Fiat ha fatto da traino al settore sviluppandone il know-how, investendo in ricerca e sviluppo, oltre ad alimentare la domanda con il lancio di modelli bi-fuel in tutti i segmenti del mercato sia dell’automobile sia dei veicoli commerciali. Una scelta di investimento che si sta rivelando vincente: basti pensare che nei primi 9 mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, la domanda di vetture con alimentazione a metano è cresciuta di oltre il 29%. Inoltre, stimolando la domanda di auto a metano, si è anche favorito la distribuzione di questo combustibile: ogni anno il numero di distributori cresce progressivamente, tanto che oggi se ne contano 970 solo in Italia.
Pochi giorni fa il programma Metano di Fiat è stato insignito del prestigioso premio ʻEcobest 2013’ assegnatole dalla giuria internazionale di Autobest che l’ha ritenuta la soluzione più semplice, economica e con il più basso impatto ambientale tra i combustibili oggi disponibili. Fiore all’occhiello del Programma Metano di Fiat è il propulsore TwinAirTurbo bi-fuel a metano che combina l’innovazione del MultiAir, le architetture del turbo, il downsizing del TwinAir e le tecnologie specifiche per l’alimentazione a metano. In questo modo è possibile godere dei vantaggi ecologici dell’alimentazione a metano senza mai rinunciare alla divertimento di guida e alla potenza assicurati dalla tecnologia Turbo TwinAir.
Infine, è importante sottolineare il ruolo strategico del metano come carburante nel settore dei trasporti per la diffusione delle fonti rinnovabili in quanto tecnologia ponte per predisporre le basi per lo sviluppo di una soluzione ancora più ecologicamente sostenibile: il biometano. Si tratta di un gas di origine non fossile, prodotto tramite digestione anaerobica e purificato per giungere ad una composizione analoga a quella prevista per il gas naturale. In particolare, in un’ottica “well-to-wheel” – ovvero delle emissioni generate durante il ciclo di produzione, trasporto, immagazzinamento e utilizzo dal pozzo alla ruota -, un veicolo alimentato a biometano produce emissioni di CO2 paragonabili a quelle di un veicolo elettrico alimentato con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Dunque, questo carburante potrà aiutare l’Italia a ottemperare alla Direttiva 2009/28/EC sulle Fonti Rinnovabili, che prevede l’obbligo di raggiungere il target del 10% nel settore trasporti nel contesto degli obiettivi del 20% di Fonti Rinnovabili di energia entro il 2020.
Barbara Premoli