Vincendo il Tissot Australian GP, andato in scena oggi a Phillip Island, Jorge Lorenzo ha conquistato la 50° vittoria in carriera, la prima in MotoGP su questo tracciato, e che riduce a 18 punti il gap con il leader della classifica Marc Marquez, in una giornata che più nera non si può, almeno quanto la bandiera che gli è stata esposta per non aver rispettato la finestra dei pitstop. Per motivi di sicurezza legati agli pneumatici, che hanno caratterizzato il weekend a causa del nuovo asfalto, la gara era stata ridotta a 19 giri, con i piloti che dovevano rientrare rientrare ai box per cambiare moto nel giro 9 o 10.
Marquez ha mancato un giro, rientrando all’11°, cosa che ha quindi portato alla squalifica. Ma non è stato l’unico errore in pitlane per i piloti Honda: il compagno di squadra Dani Pedrosa ha infatti superato il limite di velocità e quindi gli è stato ordinato di cedere una posizione. Beffa, proprio a Marquez che, subito dopo, è stato squalificato.
“Il piano che avevamo non era corretto, abbiamo pensato che potevamo fare quel giro e che saremmo potuti entrare in pitlane alla fine del giro 11. Il problema non è stato con la pitboard, che andava bene, quando ho visto ‘Box’ sono entrato… Ora dobbiamo dimenticare e concentrarsi su Motegi“, ha detto Marquez. “Giovedì ho detto che il campionato è molto lungo e può succedere di tutto. Oggi è successo di tutto e a Motegi vedremo. So che siamo sulla strada giusta, mi sento molto bene sulla moto. Oggi avremmo potuto lottare per il podio o per la vittoria“.
Ma l’eroe del giorno è comunque Lorenzo, al comando dal via con la sua Yamaha. Un leggero errore nel primo giro ha fatto andare largo anche Marquez, permettendo a Pedrosa di prendere la testa della gara, ma solo per una curva, prima del ritorno di Lorenzo con in scia Marquez.
Pedrosa è stato il primo del trio di testa a fermarsi ai box alla fine del giro 9 ma, come detto, ha superato il limite di velocità. Un giro dopo, Lorenzo è uscito davanti dopo la sosta, mentre inspiegabilmente Marquez ha continuato a girare, rientrato solo dopo il giro 11 e tornando in pista proprio accanto a Lorenzo, con un lieve contatto tra i due che ha fatto andar largo Marc, scivolato in terza posizione. Dopo la bandiera nera, Lorenzo ha allungato su Pedrosa conquistando una vittoria che riapre il Campionato, a due gare dal termine.
“È stata una gara pazzesca, con questo cambio di moto a metà gara”, ha detto Lorenzo. “Abbiamo fatto parecchie prove perché questa mattina nel warm up eravamo molto lenti. Siamo migliorati moltissimo ed è stata una delle chiavi della gara per giocarcela. Con Marc siamo arrivati allo stesso punto della prima curva e io ho frenato troppo tardi e sono entrato troppo velocemente in curva. Per questo credo che non si sia accorto che stavo arrivando. Poi ha commesso quell’errore e per noi 25 punti recuperati sono fondamentali per continuare a crederci. Passiamo dal 2% di possibilità al 20%-30% per il Titolo. L’unica cosa che dobbiamo fare è provare a vincere in entrambe le gare che mancano e vedere cosa succede”.
Terzo Valentino Rossi, in un arrivo quasi al photo-finish con Cal Crutchlow e Alvaro Bautista, dopo una battaglia che ha visto i tre concludere in soli 0.169 secondi.
“Mi sono divertito, non ero fortissimo nella prima parte di gara perché scivolavo molto e non ho potuto seguire i primi tre. Ho avuto un momento di tensione all’ultima curva con Crutchlow e Bautista ma con il team abbiamo fatto un gran lavoro in pitlane e sono stato in grado di tornare fino alla quarta posizione. Poi nella seconda parte di gara ero un po’ più veloce, ho sfidato Cal per la terza posizione e nell’ultimo giro ha anche iniziato a piovere. Insomma sono molto felice di tornare sul podio qui a Phillip Island, è sempre un gran piacere”.
Sesto Bradley Smith, seguito dalla prima delle Ducati, quella di Nicky Hayden, dalla Pramac di Andrea Iannone e dalla seconda Desmosedici di Andrea Dovizioso, 9°. A chiudere la top 10, la Aspar Aprilia di Randy de Puniet.
Il Tissot Australin GP passerà quindi alla storia come la gara dei recuperi, 25 punti per Lorenzo, 20 per Pedrosa. Tutto si giocherà quindi a Motegi e a Valencia… dove sarà spettacolo vero!
Barbara Premoli