Suona la sveglia e sai già come andrà a finire… E l’unica curiosità che ti fa raggiungere la TV è se Hamilton riuscirà nell’impresa di batterlo. No, almeno non in queste qualifiche in Corea, che potrebbero essere le ultime se il circuito, come sembra, uscirà dal calendario (per motivi legati al business). Il tedesco della RBR ha conquistato la 6° pole della stagione, la terza consecutiva e la 42° in carriera, che vale moltissimo anche per Renault, che raggiunge la Ferrari nella classifica dei motoristi, a quota 208. Dalle libere sembrava che la Mercedes avrebbe potuto dare filo da torcere alla RBR, ma nel suo primo giro in Q3 (1.37.202s) Sebastian Vettel ha dato subito 0.308 secondi all’inglese, terzo alle spalle di Webber. Nel secondo run, Hamilton ha dato il massimo, riuscendo a limare qualcosa ma fermandosi comunque a 0.218s dal poleman, che non ha neppure terminato il secondo giro, rientrando direttamente ai box. Idem per Mark Webber, terzo a fine qualifica, ma che domani partirà 13° per “somma di ammonizioni” (in questo modo potrà cambiare pneumatici e strategia, partendo con le medie). Promosso, con merito, Romain Grojean, che ha preceduto la Mercedes di Nico Rosberg e le due Ferrari di Fernando Alonso e Felipe Massa, che domani occuperanno la terza fila. Soltanto 10° la seconda Lotus di Kimi Raikkonen. Giornata da ricordare, invece, per la Sauber che per la prima volta quest’anno ha piazzato entrambe le monoposto in Q3, con Nico Hulkenberg ed Esteban Gutierrez 8° e 9°.
Per la prestazione brillante del team elvetico ha pagato la McLaren che, nonostante dei segnali incoraggianti in prova, ha chiuso 11° e 12° con Sergio Perez e Jenson Button, che hanno quindi mancato il passaggio in Q3 per un niente (0.035s e 0.038s). Eliminate in Q2 anche le Toro Rosso e le Force India, mentre in casa Williams l’unico soddisfatto è Vallteri Bottas, che ha battuto di mezzo secondo Pastor Maldonado, ma entrambe le monoposto non hanno passato neppure il Q1.
Fattore cruciale, almeno da quanto visto oggi in qualifica, saranno le gomme, con le supersoft che hanno mostrato moltissimo graining. E Alonso non l’ha mandata a dire alla Pirelli: “La superiorità della RBR non è una sorpresa, è lo stesso da quattro anni. Il podio per noi resta sempre l’obiettivo, per ripetere il risultato delle ultime tre gare, anche se qui è più dura. Abbiamo molto graining, la gomma è di non buonissima qualità e nel terzo settore (il tratto guidato, ndr) non ne avevamo più”. Una frecciata alla Pirelli, un po’ pesante, ma ormai Fernando ci ha abituati a parlare fuori dai denti. Quello che è innegabile è che, dopo Silverstone, la Ferrari è calata, e una delle cause è proprio legata al cattivo funzionamento del pacchetto macchina-pneumatici, prima invece ideale.
Ma c’è ancora speranza di battere Vettel, almeno qui in Corea? Secondo Hamilton la Mercedes può ancora farcela, perché il passo è sufficiente per dare filo da torcere al tedesco, visto che la velocità sui long-run è buona. E lo stesso Sebastian non è parso tranquillo come in altre occasioni e si aspetta una lotta serrata. E poi sul risultato della gara incombono due incognite: il tifone previsto per domani e la maledizione della pole: qui a Yeongam, infatti, nelle tre precedenti edizioni chi è partito dalla prima posizione non ha mai vinto. Vettel riuscirà a sfatare anche questa leggenda?
Barbara Premoli