Sono stati gli ultimi secondi a definire la griglia di partenza del GP di Corea. Fernando Alonso e Felipe Massa scatteranno dalla terza fila dello schieramento, dopo aver ottenuto rispettivamente il 6° e 7° tempo, ma entrambi guadagneranno una posizione sulla griglia di partenza a causa della penalità che dovrà scontare Mark Webber.
Nel Q1 Alonso e Massa sono scesi in pista per un primo run con pneumatici medium, coprendo rispettivamente 5 e 4 giri. A tre minuti dal termine entrambe le F138 hanno montato pneumatici supersoft, lanciandosi nell’ultimo giro veloce prima del termine del turno. Fernando ha concluso la sessione al 4° posto, girando in 1’38”520, mentre Felipe ha terminato in 10° posizione con 1’38”884.
Nel Q2 Massa e Alonso hanno coperto un run con gli pneumatici supersoft utilizzati nella sessione precedente. Nei 2 minuti finali le Rosse sono tornate in pista con un nuovo set sempre di supersfot: Fernando ha ottenuto il 6° tempo girando in 1’37”978, mentre Felipe l’8°, in 1’38”295. Massa e Alonso hanno concluso le qualifiche coprendo un solo run nel Q3, utilizzando l’ultimo set di pneumatici supersoft a disposizione (inizialmente sembrava invece che dovessero farne due, il primo su supersoft usate, il secondo su nuove, ma si è poi optato per un solo giro). Fernando ha conquistato la 6° posizione finale, girando in 1’38”038, precedendo Felipe, 1’38”223.
Ma ecco le dichiarazioni al termine dell’ora di prove ufficiali a Yeongam.
Fernando Alonso: “Non sono sorpreso per l’esito di questa qualifica, perché in termini di prestazione pura il sabato è sempre difficile per noi e continuerà ad esserlo fino alla fine del campionato. La domenica di solito le cose migliorano ed il nostro obiettivo è sempre quello di fare podio, come accaduto nelle ultime gare. Questo weekend sembra più dura del solito perché mentre finora abbiamo sempre avuto un buon passo di gara, sia ieri che oggi abbiamo sofferto nel long run, e questo vuol dire che per domani dobbiamo assolutamente migliorare. Abbiamo qualche problema con le gomme, che non riusciamo a gestire come altri: c’è molto graining e se si spinge nel primo settore si rischia quasi di non finire il giro. Dovremo trovare un giusto compromesso per farle sopravvivere il numero di giri che stabiliranno i nostri tecnici, perché la strategia ideale rimane quella delle due soste. Per come andiamo sull’asciutto la pioggia potrebbe rimescolare le carte in tavola, in fondo non abbiamo nulla da perdere, e anche se ci sarà poco tempo per adattarsi dovremo essere pronti a questa eventualità”.
Felipe Massa: “Non posso essere felice del risultato di questa qualifica, mi aspettavo di essere più vicino ai nostri avversari rispetto a Singapore. Così non è stato perché anche qui sia Red Bull che Mercedes hanno un passo molto più veloce e noi non siamo riusciti a tirare fuori il massimo dalla macchina. Domani mi auguro di poter essere più competitivo, anche se non sarà una gara facile. Il nostro degrado con le Supersoft è piuttosto elevato, mentre altre vetture ne soffrono meno, e in base a come andrà il primo stint decideremo se passare alle Medium, ad oggi la scelta migliore. A parte Red Bull, Mercedes e una Lotus davanti a noi, dovremo fare molta attenzione anche ad altre macchine e sarà importante fare una bella partenza, cercando di spingere al massimo per cercare di portare a casa punti importanti. Certamente occorrerà molta fortuna per arrivare a conquistare il podio”.
Pat Fry: “Il risultato odierno rispecchia più o meno le aspettative della vigilia, anche se non possiamo dirci contenti per non aver potuto lottare per le prime file. Siamo consapevoli di quello che è il nostro potenziale ma anche oggi abbiamo cercato di tirare fuori il massimo dal pacchetto che avevamo a disposizione, cercando di adattare la macchina alle caratteristiche della pista e in funzione del rendimento dei due tipi di pneumatici. Nel primo settore siamo stati sempre competitivi, mentre dopo la metà del secondo e fino alla fine del terzo abbiamo sofferto, soprattutto con le Supersoft. Non è stato facile trovare un bilanciamento che ci consentisse di spingere al massimo senza accentuare l’usura delle gomme, inevitabile quando non si dispone di un alto carico aerodinamico. Domani dovremo cercare di gestire al meglio il degrado degli pneumatici sulla lunga distanza, soprattutto nel primo stint. L’affidabilità e la variabilità delle condizioni meteorologiche saranno due fattori chiave”.
Barbara Premoli