Design ricercato, leggerezza e telaio innovativo: sono queste le parole chiave che hanno caratterizzato il progetto ‘Bicicletta 4C IFD’ disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo e Compagnia Ducale. Proprio l’acronimo IFD (Innovative Frame Design) sottolinea l‘intenso lavoro di ricerca volto ad alleggerire al massimo il telaio. Lo stesso principio ha guidato gli ingegneri Alfa Romeo nel progettare la 4C con l’obiettivo di raggiungere un rapporto peso/potenza inferiore a 4 kg/cv, un valore imprescindibile su una supercar. Per ottenerlo hanno deciso di ridurre il peso della vettura scegliendo materiali che combinano leggerezza ed efficienza e perfezionando, talvolta persino creandoli, processi produttivi che sposano alta tecnologia e artigianalità. In questo modo si è ottenuto un peso totale a secco di soli 895 kg costituiti in maggior parte di alluminio, acciaio, SMC alleggerito e fibra di carbonio.
Lo stile dinamico e fluido della supercar Alfa Romeo ha ispirato la struttura del telaio la cui linea svela un “4” stilizzato. La sezione invece si richiama alla lettera “C” e introduce in anteprima mondiale una sezione a semitubo in fibra di carbonio, lo stesso prezioso materiale impiegato per il telaio dell’Alfa Romeo 4C. I profili degli elementi corrono velocemente verso i punti di congiunzione del manubrio, del movimento e della sella creando così punti di forza strutturali uniti tra di loro da tiranti in acciaio che esaltano la tecnica costruttiva del telaio. Sportiva, leggera e innovativa rappresenta il connubio ideale con l’affascinante Alfa Romeo 4C per una perfetta sintesi di passione e futuro.
Icona di stile e di innovazione tecnologica, la bicicletta 4C è completamente realizzata a mano in Italia, in edizione limitata, dedicata agli appassionati di oggetti unici ed esclusivi. Con un prezzo che varia dai 3.500 euro ai 9.000 euro, in base alla componentistica, questo nuovo ‘gioiello’ realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo e Compagnia Ducale sarà disponibile sul mercato a partire da dicembre e in vendita in Europa, Asia e America.
Barbara Premoli