Il pilota Mercedes Lewis Hamilton ha vinto il GP del Giappone con una strategia medium-medium-hard dopo essere partito dalla 2° posizione in griglia. L’inglese è andato al comando subito dopo la partenza ed è riuscito a costruire un vantaggio sufficiente che gli ha consentito di rimanere in testa dopo le due soste. Con questa vittoria, Hamilton eguaglia il numero di successi di Ayrton Senna (41 vittorie); Mercedes porta invece a casa l’ottava doppietta della stagione.
I tre piloti alle spalle di Hamilton hanno utilizzato una differente strategia a due soste: medium-hard-hard. In tutta la top 10 si sono viste strategie diversificate. Nico Rosberg, in particolare, ha utilizzato l’”undercut” ed è rientrato prima ai box riuscendo così a risalire al 2° posto, dopo essere scivolato in 4° posizione subito dopo il via. Sebastian Vettel è, invece, arrivato 3°: a cinque gare dalla fine solo Hamilton, Rosberg e Vettel sono matematicamente ancora in lizza per il Titolo.
La maggior parte dei piloti ha effettuato due soste, come previsto. Sergio Perez (Force India), Daniil Kvyat (Red Bull), Felipe Massa (Williams) e Will Stevens (Manor) si sono invece fermati tre volte. Perez, Massa e Daniel Ricciardo sono dovuti rientrare ai box dopo il primo giro, a causa di forature causate dall’incidente alla curva 1.
La rottura dell’ala anteriore di Carlos Sainz, a seguito di una collisione, ha lasciato in pista di alcuni detriti che hanno causato una serie di tagli agli pneumatici, senza però conseguenze. Le temperature della pista, che hanno raggiunto i 42°C, sono state le più alte di tutto il weekend, complicando ulteriormente le strategie. Tutti i piloti hanno iniziato la gara con le medie, a eccezione di Jenson Button che è partito con mescola dura.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Entrambi i nostri pneumatici hanno fornito un ottimo risultato in gara, nonostante le alte temperature, gli alti carichi di energia e l’abrasività tipica della pista di Suzuka. Abbiamo visto una vasta gamma di strategie in atto; i team hanno cercato di sfruttare al meglio le gomme per guadagnare posizioni in pista e i tempi dei pitstop si sono rivelati fondamentali. A causa della pioggia del venerdì, le squadre non avevano a disposizione l’usuale quantità di dati, per questo, la loro capacità di leggere la gara e ottenere il meglio dalle gomme oggi è stata ancora più impressionante”.
Pirelli aveva previsto una gara a due soste per la maggior parte dei piloti: partenza con medie, ancora medie tra il 16° e il 18° giro e infine hard tra il 33° e il 35° giro. Hamilton ha seguito quasi alla lettera la previsione, fermandosi al 16° e al 32° giro.
Redazione MotoriNoLimits