Sarà Sebastian Vettel a scattare domani dalla prima piazzola sulla griglia del Marina Bay, un risultato che ha fatto esplodere i tifosi Ferrari in tutto il mondo, visto che era dal GP di Germania 2012 (con Fernando Alonso) che una Rossa non conquistava la pole. Un digiuno durato (incredibilmente) 1.055 giorni, concluso oggi sotto i riflettori di Singapore. Vettel ha sbaragliato i rivali, mettendo tra sé e la RB11 di Daniel Ricciardo oltre mezzo secondo, unico a girare sotto l’1.44 in qualifica.
Un risultato che mette anche fine alle 23 pole consecutive della Mercedes, che finora non è riuscita a essere competitiva sul circuito stradale, cosa di cui nel team non riescono a darsi una spiegazione: Lewis Hamilton ha chiuso in 5° posizione, con un gap di 1.415s da Vettel, che ha dettato il passo in Q2 e Q3, limando la bellezza di 0.4s tra il primo e il secondo run.
Vera sorpresa, a 0.543s la Red Bull di Daniel Ricciardo, con la seconda Ferrari di Kimi Raikkonen 3°, davanti alla RB11 di Daniil Kvyat. Sesto Nico Rosberg, a 0.115s dal compagno di squadra in Mercedes. Un solo run in Q3 per la Toro Rosso di Max Verstappen, 8° tra le Williams di Valtteri Bottas e Felipe Massa e, a chiudere la top 10, la Lotus di Romain Grosjean, a quasi 4 decimi dal brasiliano.
Niente Q3 per la Toro Rosso di Carlos Sainz Jr contro il muro alla curva 19, episodio che ha causato le bandiere gialle e determinato le fasi finali del Q2. Undicesima la Force India di Nico Hulkenberg, seguito dalla McLaren di Fernando Alonso e dal compagno di squadra Sergio Perez, 13°. Sainz scatterà dalla 14° posizione, davanti alla McLaren di Jenson Button, che ha lamentato molto sottosterzo.
Fuori subito nel Q1 le Sauber C34, con Felipe Nasr a 0.054s dal taglio, 16°, seguito dal compagno di squadra Marcus Ericsson. A chiudere lo schieramento, la Lotus di Pastor Maldonado e le due Manor-Marussia di Will Stevens e del debuttante Alexander Rossi.
Partendo dal mantra della F1 “la gara è domani”, queste qualifiche lasciano comunque più che stupiti. D’accordo che siamo su un tracciato cittadino e la velocissima Monza era un’altra cosa, ma a distanza di due settimane la situazione sembra essersi ribaltata: Mercedes addirittura 5° e 6°, dopo essere state assenti dalle prime posizioni anche nelle libere, e sessioni finora dominate dalle Ferrari e, soprattutto, dalle Red Bull. E questo è davvero sorprendente: è bastato che i vertici del team annunciassero il divorzio dalla Renault e d’improvviso eccole là davanti, competitive, rinate… E, per quanto si tratti di un circuito non “da motore”, questo ribaltone fa un po’ strano, no? Le RB11 motorizzate Renault che risorgono e le Mercedes di Hamilton e Rosberg come senza fiato. Sarà tutta colpa dello smog che alla Stella fa male e in cui invece sguazzano i Tori? Lo sapremo domani… Intanto godiamoci il successo di Vettel, la pole numero 208 per la Scuderia e il terzo posto di un Raikkonen determinato a far dimenticare l’errore di Monza, che premiano il tanto lavoro fatto in questa stagione.
Barbara Premoli