Glamour, supercar, VIP e tanto gossip avvolgono una delle corse più antiche del mondo del motorsport: nata nel 1929 nel Principato di Monaco, questa gara è da sempre considerata una delle più prestigiose in F1. Un circuito nel pieno centro città che parte da Saint Devote, passando dal Casinò e dal Grand Hotel Hairpin per poi infilarsi nel tunnel e piegare alla curva del Tabaccaio, arriva alle Piscine e alla Rascasse e affronta l’ultima curva a destra nota con il nome di Antony Noghes e infine ritorna al rettilineo di partenza. Il circuito è uno dei più pericolosi e difficili, dove tutti i piloti vogliono correre e vincere.
Il GP di Monaco è una delle competizioni più attese del Campionato di F1, assistervi è un privilegio per tutti gli appassionati e anche quest’anno Sparco è presente da un punto di osservazione unico, con uno yacht ancorato in uno dei punti più belli del circuito, con le monoposto che sfrecciano vicinissime e dal quale è possibile seguire tutta l’azione grazie alla vicinanza dei megaschermi. Sparco e il motorsport e la F1 hanno un legame di lunga data, sono molti i piloti che hanno scelto i prodotti dell’azienda di Volpiano e anche quest’anno hanno fatto un salto sullo yacht, per salutare gli ospiti e, allo stesso tempo, ringraziare Sparco per gli enormi progressi in termini di sicurezza.
Ma com’è vivere in questo mondo impegnativo, frenetico, spesso stressante, ma al contempo accattivante, vibrante e pieno di passione? L’abbiamo chiesto a Daniela Vignale, Motorsport manager di Sparco. “Di tutti questi anni ho tanti ricordi piacevoli alcuni un po’ nostalgici, ogni volta che vado in pista o su un rally c’è sempre un particolare, una situazione o un gesto che andranno a far parte dei tanti piacevoli momenti legati a questo lavoro che amo profondamente. Se devo citarne qualcuno, sicuramente il momento che ricordo con più piacere è un passaggio in motorino a Hockenheim nel 2004. Durante il Campionato F3 Euroseries dovevo consegnare un paio di stivaletti a Lewis Hamilton che incontrai nella tenda del team mentre stava scrupolosamente pulendo la visiera del casco. Finito l’incontro, poiché anche lui doveva dirigersi come me dalla parte opposta del paddock, mi offrì un passaggio sul suo scooter che ovviamente accettai.
“Ma di ricordi ne ho tanti: l’sms inviato a Jean Alesi dopo anni in cui ne avevo perso un po’ il contatto, “Ciao ti ricordi di me? Ho saputo che farai la 500 miglia di Indianapolis”. Jean mi rispose quasi subito “certo che mi ricordo” e da lì riprendemmo i contatti e ora spesso viene a trovarci in sede con suo figlio Giuliano che, come lui, ha intrapreso la carriera di pilota. E ricordo quando Jarno Trulli ebbe il primo figlio, ai tempi della Toyota, e gli portai una microtutina in pista prima della gara, era felicissimo. O quando mio figlio gli regalò una stellina tanti anni fa: Jarno mi ha detto che tiene ancora quella stellina nel borsone…”.
Giustamente soddisfatto del weekend il padrone di casa e come sempre perfetto ospite Claudio Pastoris, C.E.O. di Sparco: “E’ stato come sempre un fine settimana unico e incredibile. Monaco riesce a stupirci ogni anno con sorprese, spettacoli e colpi di scena e quest’anno non ha fatto eccezioni. E’ e resterà sempre uno degli appuntamenti clou della Formula 1 perché qui tutto è speciale, lo sanno i piloti che amano correre sulle strade strette e tortuose del Principato, e lo sappiamo noi osservatori e appassionati. Un weekend positivo per Sparco, con i podii in GP2 di Stoffel Vandoorne e Richie Stanaway in Gara 1 e di Richie Stanaway e Sergey Sirotkin in Gara 2. E, in Formula 1, gli importantissimi primi punti dell’anno per il nostro pilota Jenson Button e la McLaren-Honda“.
Barbara Premoli