Per tutti i ferraristi è valsa la pena svegliarsi all’alba per il GP d’Australia, perché è finalmente successo, non solo una vittoria, ma una doppietta, con Carlos Sainz e Charles Leclerc, una gara che ha visto il ritiro dopo 44 GP di Max Verstappen nelle prime fasi a causa di un problema tecnico sulla sua Red Bull. Partito al comando dalla pole, l’olandese ha avuto subito problemi e nel secondo giro è stato passato da Sainz che ha preso il comando e non l’ha più mollato, fino alla bandiera a scacchi. Verstappen non ha nascosto la delusione del primo ritiro dopo due anni, altro dato che ha dell’incredibile.
Nel corso della gara, Sainz ha costruito un buon vantaggio su Lando Norris, Charles Leclerc e Oscar Piastri, conquistando alla fine la terza vittoria in carriera (la precedente, sua e della Ferrari, era arrivata a Singapore 2023). Leclerc ha fatto un undercut su Norris nelle prime fasi della gara salendo al secondo posto, completando la prima doppietta rossa da dal Bahrain 2022, con Norris a completare il podio.
Domenica positiva anche per la McLaren, anche se ce n’è di lavoro da fare, con Piastri quarto, ma con un episodio spiacevole: l’australiano aveva passato il compagno di squadra al pitstop, ma il team gli ha chiesto di cedere la posizione e poi ha perso tempo per un fuori pista, chiudendo comunque in modo più che dignitoso la sua gara di casa. Quinta l’unica Red Bull in pista, quella di Sergio Perez, a quasi 36 secondi da Sainz – e non ci si venga a dire che il pilota non fa la differenza, perché guidava la stessa astronave firmata Newey.
Nelle fasi finali George Russell ha passato Fernando Alonso per la sesta posizione, ma è stato protagonista di un bruttissimo incidente che ha provocato la VSC, ma dal quale è uscito fortunatamente con le sue gambe. Il ritiro della Mercedes ha portato più punti in casa Aston Martin, con Alonso 6° seguito da Lance Stroll. A chiudere la zona punti la RB di Yuki Tsunoda e le Haas di Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen. Tornando in casa Mercedes, domenica decisamente negativa, perché nelle prime fasi di gara Lewis Hamilton è stato costretto a parcheggiare a bordo pista per un problema al motore. La decisione della Williams di togliere la macchina a Logan Sargeant per darla ad Alex Albon non ha pagato, visto che ha chiuso 11°, fuori dai punti (cosa che avrebbe potuto benissimo fare anche l’americano…), seguito dalla RB di Daniel Ricciardo e dall’Alpine di Pierre Gasly, che ha scontato una penalità di 5 secondi per un’infrazione all’uscita dei box. Kick Sauber coi problemi di sempre, specie ai pitstop, con Valtteri Bottas e Zhou Guanyu 14° e 15° e, ultima al traguardo, l’Alpine di Esteban Ocon.
Non ci si è certo annoiati con questo terzo GP della stagione, ricco di sorprese e colpi di scena e d’azione, grazie al circuito dell’Albert Park che è sempre uno spettacolo (con pubblico record, ben 452,055 spettatori). E grande Carlos Sainz, su cui molti dubitavano: da venerdì è stato un continuo leggere e sentire “Ce la farà a reggere 58 giri dopo l’intervento di due settimane fa?”. Conoscendolo, non avevamo dubbi, perché una cicatrice può dar fastidio, avrà anche perso 2 kg, non avrà potuto allenarsi come di consueto. Ma, ragazzi, ha 29 anni, è sempre stato capace e ha la motivazione in più di far bene dopo il benservito della Ferrari per dare il suo sedile a Hamilton nel 2025 (scelta che sarà anche corretta per mille motivi, ma di cui dubitiamo GP dopo GP). L’avevamo detto che avrebbe dato filo da torcere quest’anno e infatti dall’ospedale al gradino più alto del podio in due settimane. Con l’ironia di dire ridendo “Consiglio a tutti i piloti di farsi togliere l’appendicite!”.
Come detto da Frédéric Vasseur a fine gara, il passo avanti c’è stato anche se difficilmente la Scuderia avrebbe ottenuto questa doppietta con Verstappen in pista perché manca ancora qualcosa prima di arrivare a quel passo. Ma da qui si prosegue, con l’entusiasmo che tutti gli uomini e le donne Ferrari meritavano da troppo tempo: confessiamo senza problemi che è stato emozionante vedere proprio loro sotto il podio, cantare finalmente l’inno, vedere i sorrisi, quegli occhi lucidi e tante mani sul cuore. Cosa sicuramente successa a tanti nel mondo e soprattutto nelle case italiane. Dite la verità: vi è passato il sonno vero? E li avete svegliati tutti i vicini che di domenica avrebbero voluto dormire? Beh, avvisateli che prossimo round a Suzuka…
Un altro momento emozionante è stato l’abbraccio di Carlos con il suo papà. Sapeste quanto vorremmo che anche Charles vivesse quel calore e quella stretta forte, perché puoi avere chiunque all’arrivo o sotto il podio ma non saranno mai come quelli del papà… e questo per me ogni volta che guardo i suoi occhi è un colpo al cuore, Ultima cosa: finalmente un weekend in cui ha parlato solo lo sport e sul gossip, le voci, i batti e ribatti è calato un piacevolissimo silenzio! E adesso, appassionati di F1, godetevi questa domenica, magari riguardandovi pure la replica del GP. E tranquillo che è tutto vero…
Barbara Premoli