Il Rally di Svezia 2024, vinto da Esapekka Lappi su Hyundai i20 N Rally1, ha raccontato una storia di condizioni ambientali estreme, all’altezza delle aspettative e anche un po’ oltre; di incidenti, che hanno messo fuori gioco nomi eccellenti, come Kalle Rovanpera, Ott Tanak, e di piloti di WRC2 che hanno trovato spazio per mettere in luce il loro valore, come Oliver Solberg (Skoda Fabia RS Rally2), primo della categoria e quinto in classifica generale, e Georg Linnamae (Toyota GR Yaris Rally2), vincitore della SS5.
Ne è venuta fuori una gara per molti versi sorprendente e singolare nella quale la corretta gestione dell’unica di tipologia di gomme a disposizione è stata essenziale, come determinanti sono state spesso le scelte nell’ambito dell’unica strategia possibile, ovvero il numero di gomme da portare nel cofano in ogni sezione. La giornata più dura di tutto il rally, anche se non quella decisiva, è stata il sabato come già annunciato dall’analisi delle prove speciali, eseguita dagli ingegneri Pirelli dopo le ricognizioni. A mettere sotto pressione i piloti e a dura prova le gomme è stata la terra ghiacciata che ha reso difficile la guida per tratti spesso lunghi. In questo senso, particolarmente impegnativi sono stati i due passaggi della Bygdsiljum (SS11 e SS14), la prova speciale più lunga di 28 km, che nella ripetizione del pomeriggio presentava solo terra ghiacciata, nonostante la fitta nevicata del venerdì. Nella prima giornata i fondi stradali ghiacciati e fortemente innevati hanno creato potenziali problemi di grip, mentre al sabato il frozen gravel ha causato forte stress sui chiodi.
Terenzio Testoni, Pirelli Rally activity manager: “Finalmente abbiamo avuto un Rally di Svezia completo, con tanta neve come al venerdì e tanto ghiaccio e terra ghiacciata, come successo al sabato. Le gomme ancora una volta hanno fatto il loro mestiere, come in ogni altra gara di questo nostro ciclo come mono fornitori del WRC: assicurare affidabilità, spettacolo e sicurezza anche su fondi stradali che si sono rivelate più sfidanti di quanto preventivato dagli equipaggi. Le Sottozero Ice si sono adattate bene ad ogni situazione e hanno confermato la loro validità sia nella versione per le vetture Rally1 sia in quella per le Rally2. Notevole è stata la capacità di ritenzione dei chiodi anche su prove che praticamente erano su frozen gravel, grazie alla nostra esclusiva tecnologia che ci permette di vulcanizzare i chiodi nel pneumatico. Ammetto che io stesso ero preoccupato, ma evidentemente non ne avevo motivo. Ora l’attenzione è tutta concentrata sul Kenya, dove corriamo per la prima volta a marzo”.
Nella prima gara stagionale del WRC Junior si è imposto Mille Johansson seguito da Romet Jürgenson. Ottimo il debutto anche dei giovani del programma FIA Rally Star, promosso da FIA in collaborazione con Pirelli per supportare i nuovi talenti.