Si sapeva che Silverstone sarebbe stato un banco di prova impegnativo per le SF-23: il GP di Gran Bretagna si è confermato tale con un risultato – nono posto per Charles Leclerc e decimo per Carlos Sainz – che è stato al di sotto del potenziale espresso in pista dalle due monoposto. Fin dai primi giri sono emerse le difficoltà delle SF-23 sul passo gara, con Charles e Carlos che, separati tra loro dalla Mercedes di George Russell, non sono riusciti a rimanere a contatto col gruppo di testa formato da Max Verstappen, Lando Norris e Oscar Piastri. La squadra ha fermato Charles leggermente in anticipo rispetto alla tabella di marcia, proprio per difenderlo da Russell, ma il passo del monegasco con la gomma Hard non gli ha permesso di rimanere davanti al rivale. Carlos ha invece allungato il proprio stint fino al 26° passaggio e le due Ferrari sembravano destinate a una posizione tra il quinto e il settimo posto.
A complicare ulteriormente i piani c’è però stata la Safety Car innescata da Kevin Magnussen al giro 33, che ha permesso a chi non si era ancora fermato di farlo perdendo la metà del tempo. Tra coloro che hanno sfruttato questo momento anche Leclerc che ha effettuato una seconda sosta per montare il secondo treno di gomme Medium nuove a sua disposizione. A quel punto Carlos era settimo, Charles decimo. Al restart il monegasco è stato aggressivo, approfittando delle gomme appena cambiate, mentre Carlos ha dato il massimo per difendersi dagli attacchi di Sergio Perez, che aveva delle Soft nuove. Al giro 43 Sainz ha dovuto arrendersi al rivale e dopo il sorpasso è andato fuori dalla traiettoria ideale all’ultima curva finendo per essere sopravanzato anche da Alex Albon e da Leclerc. Nei giri finali il thailandese della Williams è riuscito ad avvicinarsi a Fernando Alonso abbastanza da attivare il DRS mettendosi così al sicuro dagli attacchi di Charles. Nel treno di vetture con DRS le posizioni non sono più cambiate e così Leclerc ha chiuso nono davanti al compagno di squadra.
Il Mondiale ora si ferma per una settimana. Domenica 23 è in programma il GP di Ungheria, che aprirà l’ultima doppietta (con il GP del Belgio) prima della pausa estiva.
Charles Leclerc; “Ci è mancato passo oggi e la gara è stata difficile. Ci siamo fermati presto e abbiamo perso posizioni perché non avevo un buon ritmo con le Hard. Quindi abbiamo effettuato un’altra sosta per montare un nuovo set di Medium e alla ripartenza dopo la Safety Car sono stato in grado di recuperare alcune posizioni. Una volta dietro ad Alex (Albon) però mi sono ritrovato in un treno di vetture con DRS e non sono più riuscito a progredire. Ci sono un po’ di cose da rivedere, ma soprattutto dobbiamo concentrarci sul rendimento in gara della vettura”.
Carlos Sainz: “È stata una gara difficile. Non siamo stati veloci come ci aspettavamo e di conseguenza non siamo stati in grado di lottare con le vetture davanti a noi. Sono riuscito ad estendere lo stint con le gomme Medium e con le Hard ero veloce, ma purtroppo la Safety Car è arrivata nel momento peggiore possibile. Al restart con le Hard ho fatto il massimo per lottare contro vetture che avevano gomme più fresche delle mie ma è stato molto difficile difendersi. Purtroppo in queste ultime gare sembra che risultati buoni svaniscano proprio sul più bello, ma noi continueremo a lavorare e a spingere al massimo, a cominciare dalla prossima gara in Ungheria.
Frédéric Vasseur, Team Principal: “Il nostro piano era di fare una gara a una sosta, partendo con le Medium e chiudendo con le Hard. Abbiamo fermato entrambi i piloti prima della Safety Car, il che ci ha sicuramente messo in una brutta situazione. È chiaro però che non possiamo incolpare solo questo episodio per spiegare le nostre posizioni finali. I problemi per noi sono iniziati venerdì quando Charles non è stato in grado di girare nelle prove libere 2 e abbiamo avuto modo di fare solo un long run con le Soft da cui erano emerse preoccupazioni per il degrado. Per questo abbiamo deciso di optare per la scelta di gomme Medium-Hard, che però si è rivelata troppo conservativa in quanto il degrado è stato inferiore alle attese. Questa è una lezione importante per noi. Resta la sensazione che avremmo potuto fare un lavoro molto migliore qui a Silverstone con il pacchetto di cui disponiamo ora. La prossima gara sarà in Ungheria, su un tipo di pista molto diverso e con temperature più calde: riuscire ad adattare il pacchetto vettura alle varie piste sulle quali andremo a correre sarà un elemento cruciale. Stiamo continuando a sviluppare la macchina e presto avremo nuove componenti, ma è chiaro che lottiamo in un campionato in cui i valori tra la seconda e la decima posizione sono così serrati che ogni piccolo dettaglio può fare una enorme differenza”.