Il poleman del GP di Miami è Sergio Perez. Il messicano della Red Bull ha segnato il miglior tempo delle Q3 in 1m26.841s su un set nuovo di P Zero Red soft, quasi 2 secondi più veloce del poleman dell’anno scorso. Fernando Alonso (Aston Martin) è stato più lento di 3 decimi e ha guadagnato la seconda piazzola di domani. Seconda fila invece per Carlos Sainz su Ferrari (1m27.349s) e Kevin Magnussen su Haas (1m27.767s). Lo spagnolo della Aston Martin e il danese hanno firmato i loro migliori tempi su Soft usate;
Charles Leclerc, partito dalla pole position nel 2022, ha perso la monoposto negli ultimi minuti di Q3 sbattendo contro le barriere in curva 7, nello stesso tratto di pista in cui aveva urtato le protezioni durante la FP2 di ieri. La Direzione Gara, dopo aver esposto la bandiera rossa, ha deciso di terminare l’ultima sessione di qualifica perché non c’era più tempo per consentire agli altri nove piloti di effettuare un giro cronometrato;
Anche se partirà dalla nona posizione, Max Verstappen è stato il più veloce in pista. Infatti, in Q2 il campione del mondo in carica ha ottenuto il miglior tempo della giornata in 1m26.814s. Lo stesso Verstappen ha svettato nella FP3 di oggi. Il pilota Red Bull ha concluso il suo giro migliore in 1m27.535s precedendo Charles Leclerc nella classifica dei tempi. Il ferrarista è stato infatti più lento di 0.406s. Il terzo risultato migliore è di Sergio Perez con 1m28.050s. I team nell’ultima sessione di prove libere hanno principalmente testato la mescola Soft. Nel corso della FP3, il grip delle gomme è costantemente migliorato;
Le mescole C4, sull’asfalto poco abrasivo del Miami Autodrome, hanno dimostrato una buona prestazione anche dopo diversi giri di pista; Cielo parzialmente nuvoloso durante le ultime prove libere ma con un’elevata temperatura. Dalle 12:30 alle 13:30 infatti i sensori hanno rilevato un picco di 54°C sull’asfalto e 33°C nell’ambiente. La pista ha perso calore nel corso del pomeriggio, scendendo ad un minimo di 39°C, mentre l’aria è variata solo di qualche grado. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Sergio Perez da DJ Tiësto. Il producer di musica dance elettronica è stato per tre anni consecutivi al primo posto della classifica Top100 DJs di DJ Magazine ed è vincitore di un Grammy Award. Il suo ultimo album è Drive.
APPUNTI DI STRATEGIA
Come avvenuto in gara lo scorso anno, la strategia più veloce prevista per domenica è ad una sola sosta con partenza su P Zero Yellow medium e cambio con le P Zero White hard tra il dodicesimo e ventesimo giro. Il doppio pit-stop potrebbe essere presi in considerazione dalle squadre. La partenza su Medium, il cambio tra il decimo e il sedicesimo giro con le Hard e infine un ulteriore cambio per montare le Soft tra il trentacinquesimo e il quarantatresimo giro non si scosta molto dai tempi ottenuti con un solo passaggio in pitlane. L’alternativa a due soste potrebbe essere rappresentata da un finale su Soft per gli ultimi 11-16 giri di gara. Le scuderie dovranno tenere in considerazione anche la probabilità di safety car, alta considerato che l’unico altro GP corso a Miami è stato neutralizzato due volte, e il meteo, visto che per domani c’è una significativa probabilità di pioggia, anche durante la gara.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “È stata una qualifica ricca di emozioni e colpi di scena, conclusasi con le prime tre posizioni occupate da tre piloti di lingua spagnola, nell’ordine Sergio Perez, Fernando Alonso e Carlos Sainz. Come prevedibile, il tempo della pole è stato nettamente più basso di quello registrato lo scorso anno al debutto della Formula 1 a Miami, con un progresso di quasi due secondi (1s955) che avrebbe probabilmente potuto essere ancor più importante considerato che il secondo tentativo di Q3 non è stato completato da nessun pilota. Le Soft hanno dimostrato di comportarsi molto bene: velocissime non soltanto sul primo giro cronometrato ma anche capaci di recuperare il grip dopo uno o due giri di raffreddamento per offrire così una seconda possibilità ai piloti per migliorare la loro posizione. In ottica gara, i dati raccolti finora confermano come la strategia ad una sosta – partenza con le Medium per poi passare alle Hard – sia sulla carta la più efficace. È vero che il leggero accorciamento della pit-lane allarga un pochino lo spiraglio per ipotizzare la doppia sosta ma è altrettanto vero che le Soft hanno accusato nei long run visti un po’ di graining. Tutto ciò è valido se le condizioni meteorologiche dovessero restare stabili ma sappiamo che le previsioni indicano come la pioggia possa diventare una protagonista della domenica, prima o durante la gara. E sappiamo che qui quando piove può succedere di tutto, soprattutto in pista …”.