A quanto non vanno benissimo le vendite dei biglietti per il GP di Imola. A provarlo il fatto che da lunedì 8 maggio saranno in vendita biglietti prato e circolare per quelle che chiamano le colline della passione, la versione motoristica del loggione nei teatri lirici: qui si assiepano gli intenditori di motori, quelli che sanno riconoscere i piloti non solo dai caschi ma pure dallo stile di guida. A loro gli organizzatori del Qatar Airways GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna – che si correrà all’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” di Imola dal 19 al 21 maggio – hanno riservato nuovi posti prato e circolari che saranno in vendita lunedì 8 maggio a partire dalle ore 12 sui siti www.autodromoimola.it e ticketone.it.
Nel dettaglio si tratta di 2.000 nuovi posti Prato Tosa 2, ai quali si aggiungeranno altri 1.660 per il Prato Tosa che era già in vendita. I prezzi di Prato Tosa 2 sono identici a quelli di Prato Tosa: ovvero il venerdì costerà 50 euro (25 il ridotto under 12), sabato 60 euro (30 ridotto), domenica 90 euro (ridotto 45). L’abbonamento per il Prato, che dà diritto all’ingresso per tutti e tre i giorni, costa 110 euro (55 ridotto). Per la domenica restano in vendita ancora circa 10mila biglietti. Ed è questa la cosa che più fa pensare: 10mila biglietti ancora invenduti per la gara, per non parlare dei pacchetti Paddock Club: questione solo di prezzi o anche e soprattutto di disamore verso questa F1, indipendentemente dalle prestazioni della Ferrari (anche perché non tutti tifano per la Rossa)? A meno di due settimane dal GP. Organizzatori e Liberty Media dovrebbero farci una riflessione. Anche l’ACI, perché non capiamo che senso abbia vendere i biglietti a spizzichi e bocconi: mettiamo che qualcuno volesse il prato o il circolare ed erano finiti e allora ha ripiegato, pur di esserci, su alternative più costose. Poi si vede ributtare fuori un’altra manciata di biglietti “low cost”. Vi pare una cosa seria e rispettosa del pubblico pagante? A noi sinceramente no.
Barbara Premoli