Non è tutto oro quello che riluce, nemmeno nel tanto esaltato GP di Città del Messico, i cui organizzatori hanno promesso di migliorare la sicurezza dei piloti di F1 quando torneranno il prossimo anno.
Anche se la folla nello scenografico Autodromo Hermanos Rodriguez è nota per la sua passione, domenica Lewis Hamilton è stato sommerso di booo. “Un pubblico incredibile, un po’ ostile quest’anno – booo tutto il giorno – ma comunque amo il Messico e la sua gente“, ha detto il sette volte campione dopo la gara, mentre Sergio Perez faceva segno col dito al pubblico di tacere.
A quanto pare i booo sono stati la reazione a un post che il pilota Mercedes ha pubblicato sui social rispondendo ai commenti fatti da Fernando Alonso, da sempre tra i preferiti dei fans messicani, secondo cui molti dei Titoli di Hamilton sono arrivati con una macchina dominante. L’inglese ha risposto con un emoji con il pollice su a una foto della loro celebre battaglia in McLaren nel 2007. “Non ho molto da dire in proposito“, ha detto Hamilton. “Ho cercato di essere molto rispettoso nel corso degli anni. Quando mi avete chiesto chi fosse il miglior pilota, ho sempre cercato di fare elogi. E’ decisamente interessante vedere i commenti che vengono fatti, ma non importa. Ecco perché ho solo messo il pollice su“.
La questione principale però per molti dei rivali di Hamilton è stato il comportamento di chi aveva biglietti e pass VIP nel paddock. Pierre Gasly è stato derubato da un fan – o presunto tale – del suo zaino, contenente il suo passaporto: “E’ ovvio che debbano essere prese delle misure per aumentare la nostra sicurezza personale“, ha detto il francese. Daniel Ricciardo pensa che debbano essere create delle regole “in modo che chi ha i pass sappia come deve comportarsi nel paddock, perché gli adulti dovrebbero comportarsi come tali“. Carlos Sainz ha aggiunto: “Non c’è bisogno di spingere o urlare troppo forte, ma per il resto per me non ci sono problemi“. Ha detto la sua anche il boss McLaren Andreas Seidl: “Penso che in generale la F1 stia andando nella giusta direzione. Apprezziamo l’atmosfera nel paddock durante l’intera stagione, ma qui in Messico la situazione è diventata estrema. Dobbiamo discutere la questione e trovare una soluzione, specie in Paesi come il Messico dove i fans sono molto emotivi. Ma è importante non reagire chiudendosi“.
Fonti interne alla FIA dicono che lavoreranno con il promoter dell’evento, Grupo CIE, per migliorare la situazione per i prossimi anni e il Grupo CIE ha scritto in un comunicato: “Abbiamo un gruppo incredibile di fans qui che sono grandi appassionati di F1. Ma la sicurezza di tutti alla gara, nel paddock e attorno al circuito è la nostra priorità e continueremo a lavorare con la FIA e i team per assicurare che questo avvenga“.