Sembra sempre più probabile che Sebastian Vettel lasci la F1 per andare altrove. Dopo il GP di Miami, il quattro volte campione si è tagliato la barba prima di essere ospite del programma della BBC “Question Time”, dove ha ammesso di essere un ambientalista ipocrita: “Sono domande che mi faccio ogni giorno. Non sono un santo. Quando esco dalla macchina, ovviamente penso ‘è una cosa che dovremmo fare?’“. Oltre ad altre domande sul suo futuro in F1 e l’Aston Martin che ammette di non aver ancora convinto il 34enne a firmare per il 2023, Marc Surer pensa che tutti i segnali indichino un ritiro: “Non sembra che il team possa diventare campione. E poi perché ha bisogno di tutto questo?”, ha detto a l’ex-pilota di F1 a motorsport-total.com. “Immagino che onorerà il contratto e saluterà. L’Aston Martin era la sua ultima chance e non funziona“. Ma Surer ritiene che Vettel resterà legato sia alla F1 sia al team fino alla bandiera a scacchi: “Il fatto che sia tornato dopo il Covid per continuare a correre parla da sé. Sta cercando di aiutare il team, di farlo crescere e ci sono dei segnali di progresso. Vettel sta facendo il suo lavoro. Avrebbe potuto lasciare e nessuno si sarebbe tagliato le vene, a parte forse il team, per sostituirlo al volo“. Il 70enne svizzero non è d’accordo con chi pensa che Sebastian non sia più abbastanza veloce per la F1: “In circostanze normali, Seb dà filo da torcere a Lance. Perez ha avuto problemi costanti, il che prova il livello di Vettel. La domanda è la motivazione. La battaglia per il decimo posto può motivare un quattro volte campione del mondo? E’ difficile dirlo“.
I’ve never run an #F1 comms day that has garnered so much positive media attention as the 3 initiatives my (very small) comms team & I worked on with Seb on Thursday; he knocked it out of the park; this BBC #QuestionTime answer was truly excellent. #BBCQTpic.twitter.com/M3DHGSMKGl
— Matt Bishop 🏳️🌈 (@TheBishF1) May 14, 2022