La strategia ottimale per i 57 giri del GP del Qatar dovrebbe essere a due soste. La migliore sulla carta prevede uno stint su Yellow medium C2 seguito da un second stint su White hard C1 e da uno finale nuovamente su medium. La seconda alternativa è sempre a due soste, ma questa volta con uno stint su Red soft C3 seguito da due stint su medium. Anche tutte e tre le mescole potrebbero essere utilizzate in alternativa (magari partendo su medium e utilizzando la hard per lo stint centrale prima di passare su soft per la parte finale di gara) ma è probabile che questa soluzione sia più lenta. Come sempre, le permutazioni sono valide. Essendo Losail una nuova location, i team non hanno raccolto molti dati nelle prove libere, soprattutto se si considera che due delle tre sessioni non si sono svolte in condizioni rappresentative della gara. Di conseguenza, i team non hanno certamente ancora un quadro completo e potrebbero esserci ancora delle sorprese, in particolare se le temperature della pista dovessero essere più basse. La strategia ad una sola sosta non è comunque consigliata, semplicemente perché l’usura dei pneumatici sembra essere piuttosto elevata.
DA TENERE D’OCCHIO
- Lewis Hamilton (Mercedes) ha conquistato una spettacolare pole su P Zero Red soft C3: l’unico pilota a girare sull’1’20’, con un tempo di ben due secondi più veloce rispetto a quello che le simulazioni avevano previsto per la pole position.
- Tutti i piloti hanno utilizzato solo la soft in Q1, ad eccezione di Pierre Gasly (AlphaTauri) che ha usato solo la P Zero Yellow medium. In Q2 – sessione che determina i pneumatici di partenza per il Gran Premio – sia i piloti Mercedes sia Max Verstappen (Red Bull) e il ferrarista Carlos Sainz hanno ottenuto i loro migliori tempi sulla medium (anche se in totale otto piloti hanno tentato di farlo). Ciò significa che dei primi 10 qualificati, sei partiranno con le soft, tutti fuori dalla prima fila.
- Il circuito è più liscio del previsto ma comunque con un buon livello di grip, con una notevole evoluzione della pista durante ogni sessione. Questo è anche il motivo per cui Hamilton è stato più veloce in Q2 con la medium rispetto a Q1 con la soft, prima di migliorare ancora con la soft in Q3.
- Le temperature sono rimaste costanti intorno ai 26°C aria e 28° asfalto per tutta la qualifica, con condizioni simili previste per la gara.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 e CAR RACING: “L’evoluzione della pista ha continuato ad essere molto elevata anche oggi, anche senza gare di supporto in programma, ecco spiegato perché abbiamo visto i tempi più veloci proprio alla fine delle qualifiche e alcuni tempi su medium in Q2 che sono stati più veloci dei tempi con soft in Q1. Con brevi stint in qualifica e le FP3 di questa mattina che si sono svolte a metà giornata (con un focus sulle qualifiche) i team possono fare affidamento solo sulle FP2 per informazioni rilevanti in termini di long-run, che sono cruciali quando si tratta di formulare la strategia. In queste circostanze difficili vorranno chiaramente mantenere le opzioni a loro disposizione il più aperte possibile, motivo per cui i piloti in lotta per il mondiale hanno scelto di iniziare con la gara con pneumatici medium. Tuttavia, come ha dimostrato la Q2, non è stato facile superare la sessione con le medium, quindi c’è da aspettarsi un mix interessante di strategie domani con molti fattori ancora relativamente sconosciuti”.
Redazione MotoriNoLimits