Inutile nasconderlo, dalla nuova avventura Aston Martin in F1 ci si aspettava molto di più. Passi l’ambientamento di Vettel e le sue difficoltà, ma comunque restano finora solo 5 punti racimolati. Dietro anche ad AlphaTauri. Poca cosa. Considerando anche “l’affiatamento” con Mercedes. Aston Martin e F1, potrà mai essere vero amore? Tanto vincente è stato il marchio inglese nell’endurance, tanto ha fatto male in F1. Sia nella precedente esperienza, a fine anni 50, sia in questo inizio anno, molto sottotono. Nel 1959 arrivarono zero punti in quattro gare mondiali. Ci furono due sesti posti, ma i punti a quei tempi andavano solo ai primi 5. Nel 1960 il team si presentò al solo GP di Gran Bretagna con Roy Salvadori 11°. Mentre al GP d’Olanda, sempre Salvadori, 18° in qualifica, non prese parte alla gara non avendo raggiunto un accordo economico sul gettone di gara col team. Speriamo per Vettel e Stroll che il vento cambi. Altrimenti ci sarebbe da scomodare un buon psicologo che possa spiegare cosa succede al marchio quando sente aria di F1.
Riccardo Turcato