Post, comunicati: la storia del motorsport corre a Monza nel fine settimana. Dal 18 al 20 settembre si svolge il Monza Historic, peccato sia a porte chiuse.
E gli appassionati da ieri si stanno scatenando sui social perché si sentono presi in giro, sapendo che sul tracciato dell’Autodromo Nazionale Monza sette serie di auto d’epoca, per circa 200 vetture, che hanno scritto la storia delle gare motoristiche dagli anni 50 ai primi anni 2000. Ma alla Monza Historic non sarà ammesso il pubblico, nel rispetto delle normative riguardanti il contenimento della diffusione del Covid-19. Quindi a che pro darne notizia e far solo aumentare la rabbia e il rincrescimento? Se a Misano per la MotoGP entrano fino a 10.000 persone al giorno, diteci che a Monza non era possibile organizzarsi. Anche perché non sarebbe piombato in massa il pubblico di un GP di F1! Cosa ne parliamo a fare allora? Per informare. Per scatenare la vostra immaginazione. E magari per dare una svegliata ai signori di Monza, che non si degnano neppure di rispondere ai commenti degli utenti su Facebook.
Per dire che il gruppo più nutrito di vetture del passato che si contenderanno il podio del Tempio della Velocità è quello delle Gran Turismo e dei prototipi che hanno disputato gare di durata tra il 1966 e il 1981. Nella lista dei circa cinquanta iscritti alla Classic Endurance Racing si trovano veri gioielli per gli appassionati, come la Ford GT40, famosa al grande pubblico anche per il successo del film Le Mans ’66 con Matt Damon e Christian Bale. Sono invece quattordici i prototipi della categoria Gruppo C introdotta nel 1982, a cui fu limitato il consumo di carburante per frenare la ricerca continua di elevate prestazioni tramite lo sviluppo del motore e della spinta del turbocompressore. Tra le vetture iscritte troviamo anche la Porsche 956, modello che vinse la 24 Ore di Le Mans con Jacky Ickx e Derek Bell. Il Greatest’s Trophy raccoglie le vetture GT delle gare endurance tra gli anni Cinquanta e Sessanta. A Monza correranno i marchi Ferrari, Alfa Romeo, Bizzarini, Porsche, Tojero, Lister e Cooper. Le diciotto auto in gara sono estremamente rare e hanno un valore di mercato che raggiunge cifre proibitive anche per la maggior parte dei collezionisti.
Le 48 auto della categoria Sixties’ Endurance sono invece GT prodotte tra il 1950 e il 1965 con motori che spaziano dagli importanti 5 litri delle Shelby Cobra ai più piccoli quattro cilindri da mille cavalli delle Lotus. Il campionato europeo turismo dal 1966 al 1984 rivive con la Heritage Touring Cup a cui sono iscritte ventotto auto tra cui le BMW 3.0 CSL e 535 Csi, molto simili ai modelli di serie che in quegli anni circolavano sulle strade. La 2.0L Cup è la categoria con le competizioni più combattute. In pista si scontreranno infatti sedici Porsche 911 a passo corto conformi ai regolamenti FIA pre-1966. Il modello è uno dei più iconici della casa di Stoccarda, che ne produsse oltre un milione di esemplari. Completano il programma, le Endurance Racing Legends: le auto più recenti del weekend che hanno corso le gare di durata fino al 2010.
Peccato che di tutto questo non vedremo niente. Noi causa motivi familiari non abbiamo neppure chiesto l’accredito perché sapevamo che non avremmo potuto intervenire, ma abbiamo saputo da colleghi (e non) che basta un’autocertificazione in cui si dichiari “Non ho il Covid“. Niente test, niente tampone, solo un’autocertificazione. E parecchia gente accreditata non è neppure iscritta all’Ordine dei Giornalisti. Tanto dovevamo, per informarvi.
Redazione MotoriNoLimits – foto Audromo di Monza